IL CASO
"Vecchia, non rompere e stai a casa tua..."

La reazione violenta di un passeggero alla richiesta di liberare un posto da parte di una signora anziana. E' successo sulla linea 56 a Milano ma non è un caso isolato. La rassegna stampa dei giornali che hanno ripreso il caso.

"vogliamo rendere testimonianza di un fatto accaduto a una nostra iscritta sulla linea 56 nel tratto Loreto - Crescenzago. La signora è anziana, cagionevole di salute e nei movimenti, costretta ad aiutarsi con un bastone"

Inizia così la lettera che Luigo Sozzi della Fnp/Cisl ha inviato al sindaco, al prefetto, ai presidenti dei municipi competenti e al presidente dell'Atm.  "Settimana scorsa - prosegue- salita sul bus 56, come di consueto, la Signora ha individuato la possibilità di sedersi vicino ad un ragazzo che in quel momento occupava due posti. Ha chiesto cortesemente al ragazzo di occupare un solo posto per avere la possibilità di sedersi. Questo, guardandola con fare sprezzante e minaccioso, rispondeva con un italiano incerto e stentato ma ben comprensibile: “stai a casa tua vecchia se devi andare in giro solo per rompere ……..”. Un passeggero, sconcertato da tale atteggiamento, è intervenuto chiedendo al ragazzo se al suo paese genitori e persone anziane vengono trattati come lui stava trattando verbalmente la Signora. Il ragazzo, in modo strafottente e provocatorio, lo apostrofava dicendo: “che cazzo vuoi tu vecchio..... e se proprio vuoi concludere la discussione scendi che ti sparo …..”. Lo stesso Signore, che aveva avuto la sensibilità di prendere le difese della Signora, sconcertato ma soprattutto spaventato da tanta aggressività, non è più riuscito a trovare serenità e argomenti per affrontare la discussione. A nostro parere il buon senso ha prevalso - chi ne ha di più lo deve usare – e con il suo comportamento si sono evitati sicuramente guai peggiori, senza cadere nelle provocazioni del giovane straniero prepotente e maleducato.

Va anche sottolineato con rammarico che nessun altro passeggero presente sul bus 56 ha avuto la forza di sostenere le giuste ragioni della Signora anziana e del Signore che ne aveva preso le parti. Il giovane prepotente non soddisfatto, mentre scendeva alla fermata successiva, ha continuato a provocare in modo plateale il Signore che aveva preso le difese della malcapitata e anziana signora, rivolgendosi a Lui in modo ingiurioso con offese pesanti e irripetibili. Grazie a Dio, le porte si sono chiuse e l'autobus è ripartito. Al riguardo l’autista del bus 56 in servizio da solo,impegnato a guidare, non poteva certo intervenire per cercare di garantire la sicurezza dei passeggeri . Questi i fatti, e auspichiamo registrati dalla telecamera di bordo ….. se funzionante.

Alcune considerazioni. Prima: la linea bus 56 è diventata una specie di zona “franca” dove la maggior parte dei passeggeri non paga. Chi oblitera il biglietto è ormai considerato un fesso, una mosca bianca. Se si continua a fare finta di niente senza intervenire per ristabilire “una condizione di vivere civile”, la gratuità dei servizi diventerà diritto, prepotenze e soprusi normale convivenza e l’illegalità di casa. Possibile che non si possa ritornare alle regole di civile convivenza con un comportamento educato e rispettoso degli altri, dove tutti pagano il proprio biglietto? Al riguardo, sottolineo che non è la prima segnalazione che riceviamo su questa linea 56, ma la gravità di questo fatto non poteva essere taciuta o sottovalutata. Questa nota ha lo scopo di informare e sensibilizzare Voi, massimi responsabili di Enti e Istituzioni, auspicando un Vostroautorevole intervento onde prevenire spiacevoli fatti di cronaca, dove il bersaglio più facile quasi sempre sono gli anziani costantemente vittime di scippi e furti. Vi invitiamo anche a consultare la stazione dei carabinieri per i micro reati della zona di Crescenzago. Con amarezza, in questo e in altri casi, constatiamo la nostra impotenza di cittadini con le Istituzioni che non sembrano in grado di garantire sicurezza e convivenza. Consapevoli della nostra storia sindacale cislina precisiamo che la nostra segnalazione non è certo ispirata da sentimenti di ostilità nei riguardi degli stranieri, ma socialità, coesione sociale e sicurezza sono temi strategici nel governo della Milano di oggi. Temi che muovono sensibilità diverse e profonde dei cittadini, richiamano l’inalienabile e esigibile diritto fondamentale di vivere in serenità e sicurezza la propria vita, quella della propria famiglia, quella della propria comunità. La nostra città sta vivendo fasi di profonda trasformazione sociale. Forse una delle fasi più complesse in cui segni importanti di crisi economica s’intrecciano con un modello di sviluppo che sempre più deve tener conto dei mutamenti in atto. Al riguardo riteniamo indispensabile chiedere alla Istituzioni di elevare il senso di sicurezza dei cittadini nelle zone più difficili della città con un lavoro continuativo di monitoraggio del territorio e di organizzazione di interventi laddove si evidenziano problematiche particolari, vedi via Padova. Allargare le normali regole di convivenza sociale e civile anche a chi è “ospite” favorisce una reale integrazione sociale di tutti i giorni.

Per quanto ci riguarda siamo per tradizione statutaria ottimisti e fiduciosi, confidiamo nel bene comune. Siamo consapevoli che nelle politiche per l’integrazione si posizionano in modo centrale i temi della socialità e del contrasto ai pregiudizi, la realizzazione di progetti per aumentare la conoscenza di doveri e diritti e per favorire il senso di responsabilità nei nuovi e vecchi cittadini. Temi strategici nella vita della comunità locale, per le sensibilità personali e sociali che toccano, per gli equilibri di convivenza, comunque decisivi, nello sviluppo di questa bella città metropolitana aperta, solidale e sicura".

04/10/2016
ALLEGATI
56Avvenire
56Corriere
56Libero
56Giorno
56Giornalepezzo
56metro
Twitter Facebook