COMVEGNO
Stress da lavoro: un problema di salute

In Europa un un lavoratore su quattro ne è colpito. In Italia  rappresenta il 4% delle malattie professionali.

In un mondo del lavoro sempre più complesso, precario, sottoposto a continui cambiamenti e sempre maggiori pressioni  le patologie da stress sono in continuo aumento e il fenomeno rischia di aggravarsi ancora di più  se si aggiunge il progressivo invecchiamento dei lavoratori e la disoccupazione giovanile. Ne sono una conferma i dati a disposizione: in Europa lo stress è il secondo problema di salute legato alle attività lavorative, coinvolge ben il 22% dei lavoratori e delle lavoratrici, 1 ogni 4 lavoratori ne è colpito (dati Fondazione Europea 2007). In Italia l’INAIl riscontra che il 4% delle malattie professionali è causato da stress.

A livello nazionale sullo stress da lavoro si è detto molto, ma fatto ancora poco e in ritardo rispetto agli altri paesi anche se obbligati dalla normativa che ha reso obbligatoria la valutazione dei rischi per queste patologie (art.28, comma 1 Dlgs 82/2008).

In Lombardia sindacati e parti sociali si sono messi al lavoro sul tema fin dal 2011 istituendo una apposita commissione di valutazione, prevenzione e monitoraggio dei rischi da stress, diventata poi il laboratorio che ha recentemente redatto le  linee guida per la consultazione degli RLS. (Decreto n. 6298 4/7/2016).

L’incontro  di lunedì 12 settembre allo Spazio ML di Sesto San Giovanni  è servito proprio per fare il punto della situazione  attraverso un serrato confronto tra sindacati regionali, istituzioni (Regione Lombardia, Inail, ATS)  e Assolombarda.

Il forte impegno unitario delle organizzazioni sindacali sul tema è stato sottolineato nella relazione introduttiva di Paola Gilardoni , segretario della Cisl Lombardia. “La valutazione dello stress lavoro correlato è un processo complesso che richiede un modello partecipativo  - ha detto - i Rappresentanti della sicurezza hanno una funzione fondamentale e strategica per tutto il processo valutativo, sono una risorsa preziosa per promuovere il benessere di tutta l’azienda” ... “Occorre più formazione, più occasioni di confronto ed è nostra la responsabilità e l’impegno in tal senso “ ..” le linee Guida approvate in regione Lombardia a luglio permetteranno di pianificare e programmare interventi nell’ottica di strategie e processi collaborativi tra tutti gli attori in gioco: parti sociali, datoriali ed istituzioni”.

Stefano Gheno , docente dell'università Cattolica di Milano ha evidenziato le difficoltà implicite nella valutazione dello stress da lavoro che va riferito non solo all’organizzazione ma anche alla vita intera delle persone, le loro relazioni  dentro e fuori gli ambienti di lavoro. “Volatile, incerto, complesso e ambiguo ”, sono le parole da associare al processi di valutazione dello stress attribuite dal professore, “siamo in piena notte” ha detto,  molti sono i  fattori di analisi in gioco. Non si interviene adeguatamente, si fa fatica ad accettare che qualcosa che si prova a livello psicologico possa avere un’influenza reale sul fisico e sull’attività lavorativa. Bisogna cambiare il paradigma, passare da obbligo a partnership, sottolineando le grandi responsabilità dei medici del lavoro e anche degli psicologi del lavoro.

Raffaele Latocca , medico del lavoro e coordinatore del laboratorio regionale stress lavoro correlato, ha sottolineato come le cause delle stress  non sono solo dovute a fattori soggettivi, ma spesso legate all’organizzazione aziendale, all’intensificazione del lavoro, all’invecchiamento della popolazione, allo sviluppo delle malattie professionali e ad altri fattori che cambiano il paradigma della patologia. Questo vede nelle sua attività tra i pazienti della Clinica del lavoro. La valutazione implica tempi di conoscenza lunghi e strategie partecipative. Un ruolo fondamentale è quello dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Prevenire riduce i costi aziendali, promuove più produttività e meno contenzioso, riduce malattie e assenze. La reciproca consultazione ed informazione tra parte datoriale, sindacati e lavoratori diventa indispensabile nei processi di valutazione mirati a migliorare le situazioni negli ambienti di lavoro.

L’importanza del lavoro in partnership è stato confermato anche dalla rappresentante dell’Assolombarda, Maria Rosaria Spagnuolo ,  che ha sottolineato i positivi risultati raggiunti con il laboratorio regionale che ha coinvolto tutti i soggetti nella stesura del documento della Commissione consultiva regionale  e del decreto di luglio. Ora occorre sperimentare il confronto su nuovi problemi come l’invecchiamento delle forze lavoro, la valutazione di genere, avendo sempre attenzione, nei corsi di formazione,  a ciò che realmente succede negli ambienti di lavoro, ha detto, in tal modo la valutazione degli investimenti diventa più efficace e praticabile.

L’utilità delle ricerche e dei dati sulle patologie da stress e la prevenzione elaborati dall’INAIL sono state evidenziate dal  Presidente dell’Inail Lombardia Antonio Traficante ,  che ha sottolineato anche le criticità del metodo adottato,  rilevando la necessità di un coinvolgimento diretto delle parti sociali soprattutto degli RLS, come predisposto nel decreto regionale. “Occorre fare interventi per la sicurezza che siano reali investimenti non solo mettere nuovi macchinari, ma quelli utili alla reale popolazione che lavora, magari anziana e difficilmente adattabile. Valutazione dei rischi deve partire da fatti concreti e da partnership, non identificarsi solo in una logica oppositiva” ha affermato.  I  dati a disposizione dell’INAIL confermano il valore aggiunto della prevenzione. Le aziende che hanno adottato modelli organizzativi che tengono conto dello stress lavoro-correlato, hanno tratto senz’altro giovamento nell’organizzazione del lavoro e in termini di benessere per i lavoratori, ma anche sul piano delle ricadute economiche.

Per Tommaso Russo , direttore generale del personale, intervenuto su delega dell’assessore Gallera,  il decreto regionale appena varato sarà uno strumento utile per ridare fiducia a tutti gli attori in gioco. Il processo valutativo dello stress da lavoro dovrà essere improntato sulla reciprocità con confronti franchi tra datori, lavoratori e parti sociali capaci di tenere conto anche delle strategie necessarie alla contrattazione, semplificando tempi e procedure.  Un’attenzione particolare  l’ha dedicata al lavoro pubblico, un settore di grande complessità, sottolineando il ruolo di controllo e di verifica che spetta alla politica.

A conclusione del confronto, Massimo Balzarini , segretario regionale CGIL, ha confermato l’interesse di tutte le rappresentanze sindacali a continuare il lavoro della commissione regionale sullo stress e l’azione sindacale per la formazione e assistenza coordinata rivolta agli rls . Un percorso in partnership da proseguire in tutti i livelli territoriali. Sarà necessario capire quali ulteriori fattori complicano le problematiche da stress come l’invecchiamento della forza lavoro, considerando che la soluzione non è solo la loro uscita poichè si disperdono  competenze e professionalità. E poi “sulla differenza di genere siamo ancora indietro,  precarietà e lavoro discontinuo sono altri elementi di rischio che hanno  modificato luogo e tempo di lavoro e siamo ancora impreparati ad affrontarli”, ha affermato.

L’Inail sta lavorando su questi temi, Balzarini invita anche i sindacati a farlo ricordando che per la valutazione dei rischi dello stress da lavoro comporta cause ed effetti molteplici. Non siamo all’anno zero,  occorre partire dai dati delle indagini già fatte integrandole con quanto si rileva direttamente in azienda. Le linee guida regionali vanno applicate correttamente, facendole vivere nei luoghi di lavoro, magari facendo formazione congiunta anche con le parti datoriali. In questa direzione dovranno andare i progetti che le Organizzazioni Sindacali  hanno realizzato in risposta ai bandi Inail  e diventeranno anche l’occasione per rafforzare il lavoro comune avviato.

ALLEGATI: IL DECRETO DELLA REGIONE

19/09/2016
Nadia Bertin
ALLEGATI
RLS-decreto-2016-stress
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