LAVORO
Smart working: un nuovo modo di lavorare

Oliva: “Il lavoro agile un’opportunità da cogliere, oltre che un cambiamento culturale”. Istituzioni, sindacati e imprese a convegno. Venerdì 18 marzo, Palazzo Reale, Milano.

“Smart Working. Il lavoro agile dalla sperimentazione alla contrattazione”.  E’ questo il titolo di un convegno in programma domani, venerdì 18 marzo, presso la Sala delle Conferenze di Palazzo Reale, a Milano.


Tra i protagonisti della mattinata di lavoro, che vedrà confrontarsi esponenti delle istituzioni, del mondo sindacale, oltre che di diverse realtà aziendali che già hanno realizzato il ‘lavoro agile’ (Gruppo Banca Intesa San Paolo, Nestlé Italia, Sanofi), ci sarà Giuseppe Oliva, segretario della Cisl Milano Metropoli.


“Il lavoro agile – commenta Oliva -  è un’opportunità da cogliere sia per le imprese che per i lavoratori, a partire dai giovani che rappresentano la fascia di età ‘naturalmente’ in sintonia  con le nuove tecnologie informatiche e con le nuove modalità di vita e di lavoro”.


Il dirigente sindacale cislino pone, quindi, l’accento sui vantaggi strettamente collegati “ad una migliore conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla vita privata”. “Ma soprattutto – rimarca – rispetto al vero e proprio cambiamento culturale che è insito in questo processo”.


“Un concetto di lavoro non solo legato alla permanenza in azienda ma anche al raggiungimento degli obiettivi -  prosegue Oliva – un modello al quale come Cisl abbiamo sempre guardato con estremo interesse. A questo proposito mi piace sottolineare che la legge cornice, attualmente in discussione in Parlamento, va nella giusta direzione, cercando di conciliare benessere del lavoratore e produttività , lasciando alla contrattazione, in particolare a quella di secondo livello, il compito di definire modalità e processi d’attuazione di questo cammino”.


“Certo – concorda Oliva – ci sono ancora diversi aspetti da mettere a fuoco, come quello della formazione,  delle infrastrutture (vedi la diffusione della banda larga) e delle risorse, così come quello che io definirei del ‘diritto alla disconnessione’ perché se da una parte il lavoro agile facilita la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, dall’altra comporta il rischio di appesantire i tempi di connessione, riducendo al lavoratore i tempi liberi”.


Da ultimo, il sindacalista lancia un appello al Comune di Milano, tra i partner dell’iniziativa di venerdì mattina e, più in generale, a tutte le amministrazioni pubbliche:  “E’ importante che in questo processo di cambiamento siano anche loro parti attive sperimentando sul campo esperienze di lavoro agile. Noi come sindacato ci siamo e saremo al loro fianco”.

In allegato il programma.

16/03/2016
-
ALLEGATI
Twitter Facebook