PATTO PER MILANO
Caro Renzi, ci siamo anche noi

Domani il presidente del Consiglio è a Palazzo Marino per la firma del "Patto per Milano". I lavoratori della funzione pubblica di Cgil, Cisl, Uil gli hanno scritto per chiedere un incontro.

Ci siamo anche noi. Le federazioni del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil  hanno chiesto un incontro al presidente del Consiglio Matteo Renzi che domani è in città per firmare il cosiddetto “Patto per Milano”, la formalizzazione dell’intesa tra il premier e il neo-sindaco Giuseppe Sala definita il 12 luglio scorso, pochi giorni dopo il ballottaggio per Palazzo Marino vinto dal candidato del centrosinistra su quello (Stefano Parisi) del centrodestra.

“Le scriventi Organizzazioni Sindacali,- si legge nella nota di Cgil, Cisl e Uil -  a conoscenza degli incontri finalizzati alla firma del “Patto per Milano”, che il Presidente del Consiglio dei Ministri terrà a Milano il prossimo 13settembre, sono con la presente a chiedere un incontro affinché una delegazione dei lavoratori del comparto del Pubblico impiego, in cui in questo momento sono in corso interventi normativi (Città Metropolitana, Camera di commercio…..), possa illustrare le situazioni e le eventuali proposte in merito”.

Da quanto è filtrato finora, il “Patto per Milano”, elaborato dalla giunta Sala, prevede d’”incassare” dallo Stato, 1,5 miliardi di euro in cinque anni. Quattro i punti principali del progetto

1)  Prolungamento della M5 fino a Monza e riammodernamento della Linea 2 (la Verde).

2) Periferie e sicurezza.  Zero alloggi (comunali) sfitti in due anni è l’obiettivo/ sogno del Sindaco (la settimana scorsa è stata approvata la prima delibera del progetto)  ma per ristrutturare 2mila case servono 300 milioni e per riqualificare le periferie (altro punto centrale della campagna elettorale) Milano chiede a Roma 18 milioni.

3) Seveso. Per risolvere definitivamente il problema delle esondazioni che ciclicamente interessa la zona nord (Bicocca e Niguarda) della città servono tre “ vasche” di scola: i lavori per quella di Senago partiranno a breve, per le altre due (ubicazione e finanziamenti) è tutto da definire.

4) Agenzia del farmaco. Dopo l’esito del referendum sulla Brexit, Sala è volato subito a Londra per capire quale Agenzia  Ue potrebbe arrivare a Milano. Alla fine l’obiettivo si concentrato su quella del Farmaco intorno alla quale gravitano 50mila ricercatori.

12/09/2016
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