Beppe Sala e Stefano Parisi, difronte ai sindacalisti della Cisl e agli alunni delle scuole milanesi, hanno spiegato perchè, ognuno di loro, voterebbe per se stesso. E poi i temi caldi della campagna elettorale: sicurezza, periferie, immigrati, Città metropolitana.....
“Voterei per me perché a Milano non c’è bisogno di elencare i problemi ma di risolverli e io sono la persona giusta per farlo. ” (Giuseppe Sala). “Voterei per me perché mi conosco benissimo e soprattutto perché a Milano c’è bisogno di energia nuova e io so come liberarla” (Stefano Parisi). Prima il candidato del centrosinistra e un’ora dopo quello del centrodestra, di fianco a un matitone ‘elettorale’ dell’associazione “Sul filo dell’arte”, hanno fatto l’appello al voto a se stessi. Difronte una platea divisa a metà: operatori e sindacalisti della Cisl, ragazzi delle scuole milanesi in questi giorni in via Tadino in alternanza scuola lavoro. Sono stati proprio quest’ultimi ad animare l’incontro con domande dirette e riportando le sollecitazioni raccolte in giro per la città.
“La Cisl –ha detto nella presentazione il segretario generale di Cisl Milano Metropoli - vuole rappresentare tutte le componenti della realtà metropolitana a partire, ovviamente, dal mondo del lavoro ma anche delle famiglie, dei giovani, della società in genere”. I candidati non si sono sottratti alle domande, da quelle tipiche e ripetute della campagna elettorale (sicurezza, immigrazione, periferie, trasporti, Città metropolitana) a quelle più originali degli studenti coordinati da Benedetta Cosmi, vicedirettore di Job e responsabile del progetto alternanza scuola-lavoro. Ad esempio a Sala è stato chiesto se da sindaco sosterrebbe il progetto di una cooperativa per la consegna a domicilio dei libri: non solo il candidato del centrosinistra si è detto d’accordo (se eletto sicuramente gli rinfrescheremo la memoria) ma con una battuta si è accaparrato l’esclusiva della proposta “Non ditelo a Parisi senno poi si prende l’idea …”. Candidato del centrodestra che, invece, sempre stimolato dagli studenti, si è con passione soffermato sul rapporto giovani-politica sottolineando come sia vitale per il futuro della città riattivare la partecipazione alla vita pubblica delle nuove generazioni.
Per il resto, Sala della 12 alle 13 e Parisi dalle 13,15 alle 14, hanno confermato, e non poteva essere altrimenti, le posizioni dei due schieramenti sui temi caldi della campagna elettorale. Per entrambi, comunque, un tuffo, nelle concitate, ultime ore prima del ballottaggio, in una realtà, quella giovanile, poco presente negli incontri della campagna elettorale. Un modo diverso e innovativo di presentarsi anche a parte del sindacato dove, presente e futuro, tradizione e innovazione, sono tutt’uno.