ELEZIONI COMUNALI \MILANO
La promessa dei candidati sindaco. "Porte aperte al sindacato"

Sala, Parisi, Rizzo, Corrado: fondamentale il dialogo con le parti sociali per governare la Milano che verrà. Sulle grandi questioni (lavoro, welfare, trasporti, municipalizzate, casa, Città metropolitana) posizioni diverse ma non contrapposte. la videocronaca di Mauro Cereda

La campagna elettorale per l'elezione a sindaco di Milano entra nel vivo e i sindacati hanno organizzato un momento di incontro aperto con alcuni dei candidati. Gianluca Corrado peri Cinque Stelle, Stefano Parisi per il Centro-destra, Basilio Rizzo per Sinistra radicale, Beppe Sala per il Centro-sinistra erano i protagonisti del dibattito all'Anteo SpazioCinema di Milano, che ha visto anche la protesta di Marco Cappato, candidato dei Radicali, si è presentato in via Milazzo con il suo camper e Luigi Santambrogio, candidato di Alternativa municipale, si è presentato a volantinare fuori. Lavoro, trasporti, welfare, periferie, ambiente, Città metropolitana, municipalizzate, integrazione i temi affrontati nel corso dell'incontro con le domande delle federazioni di categoria e dei tre segretari generali di Cgl (Massimo Bonini), Cisl (Danilo Galvagni), Uil (Danilo Margaritella).

Tra i candidati  molto fair play. E in più di un'occasione anche molto accordo, segno che la volontà di guidare la città dopo le elezioni di giugno è all'insegna del dialogo, almeno in questa fase di presentazione, e dell'inclusività.

Accordo anche sul metodo. Tutti concordi, ad esempio, quando il segretario Cisl Danilo Galvagni ha letto una lettera in cui l'ad Enel in una lezione a dei futuri manager studenti universitari all'università Luiss di Roma, ha parlato di incudere paura, "dando potere a chi è fedele alla visione del capo e poi punendo in maniera esemplare chi si oppone”.

PARISI – Il candidato del centro-destra si è detto “Riconoscente della funzione del pubblico per migliorare i servizi che però devono tener conto dello straordinario apporto del privato sociale che ha proprio a Milano una rete straordinaria”. La dichiarazione è stata chiara sull'indirizzo che da sindaco vorrebbe dare ad alcuni settori della città. In verità tutti i candidati sono stati molto chiari e sintetici nelle risposte date ai delegati dei sindacati sui vari temi proposti. Sugli orari di apertura delle attività si è detto pronto “a distinguere tra servizi e attività commerciali. Non possiamo permetterci di essere paragonati a tre maggiori città d'Europa e non aprire la città a nuove fasce orarie, che possono essere anche occasioni di lavoro”.

Altra stoccata all'amministrazione attuale, Parisi l'ha riservata sulla SEA: “Non mi sembra giusto e corretto che il cambiamento su questa partecipata sia arrivato a ridosso delle elezioni, bisogna lavorare assieme per un unico fine: migliorare il servizio”.

Parisi ha un'idea di periferie: “Non giriamoci intorno, per Pisapia via Padova doveva essere l'esempio di integrazione invece è uno dei luoghi più degradati di Milano. Le periferie possono essere lontane dal piccolo centro ma si ritrovano al centro della città metropolitana e per questo urge riportare e imporre legalità da subito”. Per Parisi la norma della Città Metropolitana è un “mostro giuridico” e va cambiata. Sulla partecipata A2A propone vendita delle quote del comune e con il ricavato investimenti in emergenze e necessità.

SALA – Il candidato del centro-sinistra si è dimostrato attento alle quote di spesa per i più deboli. “Dal 2011 questa amminsitrazione ha speso 100 milioni per poveri a Miolano e 44 per disabili. Nonostante ciò siamo consci che ci siano due velocità per la città, quella che sta sul palco internazionale e chi resta indietro. Siamo d'accordo sul reddito di maternità”. Ma sull'allungamento degli orari di apertura delle attività cittadine frena: “Non c'è bisogno di tutta questa frenesia, di farsi travolgere dalla vita a tutti i costi a tutte le ore. Per noi la priorità è il lavoro sicuro e l'assicurazione del riposo e della tranquillità che ci vuole per tutti i cittadini”. Più che allungare il servizio pubblico di trasporto dal punto di vista degli orari, Sala dice di aver in mente “un allargamento di ATM al servizio con la città metropolitana o magari iniziare le corse metropolitane più al mattino che alla sera”. L'idea di Sala da sindaco è quella di “Discussione con sindacati e imprenditori su ambiente, mobilità e rigenerazione degli spazi”.E su A2A, di cui ha esperienza diretta, dice: “Bisogna valutare bene le situazioni. Ci possono essere dei momenti in cui i dividendi possono essere in secondo piano e c'è bisogno più di investimenti”.

CORRADO – Il candidato Cinque Stelle ha riproposto la maggioranza dei temi che il suo movimento propone a livello nazionale. “Ci sono 5.500 morti all'anno in città per colpa di quello che respiriamo. Noi non vogliamo l'edificazione selvaggia e vogliamo seguire l'esempio di città orientate all'ecologia come succede in Europa. Rinnovabili, incentivi a usare mezzi non inquinanti sono una priorità”. La legge sul reddito di cittadinanza, ha detto rivolgendosi ai proprio concorrenti, “non è assistenzialismo ma un modo per rivoluzionare in meglio il funzionamento dei centri per l'impiego”. La Milano di Cappato è una città “che non si può spegnere alle sette e ha bisogno di evolversi verso esempi moderni. Di essere più vicina ai cittadini, di fare anche scelte di buon senso: i servizi ai disabili non possono essere legati all'Isee”. Sui trasporti, per esempio, il pentastellato ha ripetuto di voler essere “molto ambizioso, non possiamo accontentarci, dobbiamo confrontarci con le esperienze migliori in campo”.

RIZZO – il candidato della Sinistra radicale ha strappato applausi quando ha parlato di impegno per chi ha meno diritti: “Manderemo l'Isee recapitato a ognuno dei cittadini, con calcoli più equi e ci impegneremo affinché ognuno capisca come e perché ha diritto a cosa”. L'idea che Rizzo e la sua lista hanno della città è una “Milano con al centro il cittadino e non incentrata sul consumatore. Impegnandoci per chi ha meno diritti siamo sicuri di riuscire a recuperare anche fiducia nella politica di chi si sente ai margini”. Rizzo fin dall'inizio della sua candidatura con la lista civica Milano In Comune ha detto di voler “essere un'alternativa ai candidati manager”.

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30/05/2016
di Christian D'Antonio
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