LA STORIA DI TERENZIO TRAISCI
Una risata vi salverà, parola di comico (diventato psicologo)

Acclamato personaggio televisivo, si è ritrovato a far da couch a ingessati impiegati stressati. "Ho sviluppato un metodo che fa uscire dall'infelicità usando la psicologia positiva". E ci sta riuscendo.

Psicologo del lavoro, esperto in gestione dello stress, co-autore del libro Felicemente Stressati. Stiamo parlando di Terenzio Traisci, che da comico in tv, protagonista di Colorado prima e Italia's Got Talent poi, è diventato esperto di programmazione neuro-linguistica (PNL), psicologia positiva, e team-building. Non è improvvisazione, è scienza seria che Terenzio si è andato a studiare con coscienza: oggi le aziende lo chiamano per far formazione e insegnare che con "la pratica di Yoga della Risata, Visual Comedy e Psicologia Positiva possiamo crearci buon umore, per superare stress e difficoltà. Ha scritto anche un libro che è alla quarta ristampa col titolo Felicemente Stressati e di recente è stato docente di Psicologia Positiva all’Università La Sapienza di Roma .

La felicità si può creare attraverso 3 step: consapevolezza, atteggiamento fisico e atteggiamento mentale.

Come spieghi la riuscita delle tue tecniche sulle persone, in particolar modo sui dipendenti e lavoratori?

Quando ridi il cortisolo, un ormone dello stress, cala e i valori rientrano nella norma. Molti degli studi provengono dalla psicologia, e dalla psicologia positiva sviluppata ad Harvard. Gli effetti della felicità rispetto al nostro corpo e rispetto alla chimica del corpo, le endorfine per esempio, sono reali. Cambiano le emozioni e i pensieri, cambia il corpo. La mente lo influenza. Se hai conflitti non riesci a uscire dai tuoi pensieri, dalla postura, dal respiro e dall'espressione del volto crucciata.

Cosa ti dicono le persone che si rivolgono a te?

Quotidianamente anche su Facebook le persone tendono ad attribuire all’esterno la responsabilità di quello che succede piuttosto che all’interno. È normale, perché è una protezione ritenere di essere influenzati dall’esterno. Quando stabiliamo che l'infelicità non dipende da noi, il nostro cervello è in allerta, gli input esterni diventano un pericolo. Se ti assumi responsabilità di cui ti accade, recuperi il controllo, elimini lo stress e le tensioni. La mia mission è far capire che possiamo essere responsabili del proprio umore.

Sono sensazioni che tutti provano, chi più chi meno. Come se ne esce?

Purtroppo ci mettiamo sempre in queste condizioni siamo talemnte in un circolo vizioso non ti accorgi nemmeno che ti passa davanti una cosa buona. Se sei di cattivo umore, anche la concentrazione, la vista calano. Con i mezzi che ci sono oggi siamo protati a lavorare continuamente e l'iper-attività genera stress a volte incontrollato che fa sentire a disagio sia nei luoghi che con le persone.

Il lavoro giusto come lo si affronta?

Tutti abbiamo problemi col cliente, col collega o col capo. Se capisci che è nella tua testa, inizi a voler cambiare, e posso assicurarti che anche negli spettacoli che faccio, quando sciolgo la platea all'inizio, poi le cose cambiano. Ti muovi verso una soluzione solo se ti scotti, dopo una batosta o quando capisci che puoi rischiare molto. Quando finisce la serata mi vengono a trovare e mi dicono che dall'incontro precedente hanno superato un colloquio di lavoro, vendono di più, riescono a parlare con il collega. Il risultato è anche ovvio, la persona che è di buon umore è una persona di successo. Una persona che ha le capacità mentali e fisiche ideali.

Cosa ti hanno insegnato le persone?

Anche su di me ho scoperto che chi è felice nonostante tutto…è perchè usa il suo corpo, viso, respiro e linguaggio per crearsi buon umore in modo consapevole. L'ho applicata ai provini di lavoro e funziona. Anche chi sta accanto a me riconosce che questo metodo mi ha cambiato profondamente. Il buonumore mi ha salvato la vita, non come risultato di condizioni favorevoli, ma proprio nelle peggiori condizioni fin da bambino quando venivo preso in giro per il mio accento pugliese, per le mie orecchie a sventola, per il mio nome o per il mio vestito da carnevale da Pierrot.

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05/05/2016
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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