Grande partecipazione a Milano e in tutta Italia (80% i dati provvisori sull'adesione). E' la risposta all'intransigenza di Fermeccanica che ha inspiegabilmente fatto saltare le trattative e che aveva spinto i sindacati a scioperare.
“ Hanno voluto la prova di forza e risposta è arrivata. Forte e chiara” . Michele Zanotto, della segretaria nazionale della Fim-Cisl, è visibilmente soddisfatto di com’è andato di lo sciopero di oggi dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto. La “risposta forte è chiara” è stata l’alta partecipazione (l’80% a livello nazionale secondo le stime della tarda mattinata) dei lavoratori allo sciopero indetto da Fiom, Fim e Uilm mentre la “prova di forza” è quella voluta da Federmeccanica che ha spinto i sindacati a scioperare . La scommessa degli industriali meccanici di Confindustria puntava tutto sul fallimento della mobilitazione “ma non è stato così – prosegue Zanotto che ha partecipato alla manifestazione di Milano- Federmeccanica si deve mettere il cuore in pace, i metalmeccanici ci sono e oggi è stata bocciata la sua linea intransigente e inspiegabile su salario, orario, partecipazione, su tutti i punti su cui, dopo sei mesi d’incontri, è saltata la trattativa per il rinnovo del contratto”. La posta in gioco è alta e non riguarda solo il milione e seicentomila metalmeccanici ma l’insieme del sistema dei rapporti industriali e sindacali e non è un caso che Confindustria abbiamo sposato appieno la posizione di chiusura di Federmeccanica a cui ora torna ‘la palla’ e nei prossimi giorni si capirà quale sarà la prospettiva della vertenza.
A Milano il corteo, partito da piazza San Babila e arrivato in via Pantano sotto gli uffici di Assolombarda, è stato molto partecipato. Tanta gente con le bandiere di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil di nuovo insieme dopo otto anni. Da parte di tutti è emersa la determinazione, univoca e unitaria, di arrivare in tempi brevi al rinnovo del contratto.