INCONTRO A PALAZZO ISIMBARDI
La città metropolitana: i candidati a sindaco chiedono risorse

Il confronto all’ex Provincia ha messo in luce esigenze ed emergenze. Milano ha bisogno di risorse. Il pensiero di Giuseppe Sala, Stefano Parisi, Marco Cappato, Luigi Santambrogio, Nicolò Mardegan, Basilio Rizzo e Marco Cozzi.

La segreteria di coordinamento RSU Città Metropolitana ha invitato i candidati a Sindaco di Milano per un confronto sui temi più scottanti della Città Metropolitana. Fiorello Cortiana, Laura Robustini, Enrico Salomi hanno organizzato un'assemblea con la presenza dei candidati sindaco a Palazzo Isimbardi a Milano, quello che fino a poco tempo fa era la sede della Provincia.

Giuseppe Sala – Centrosinistra

Il candidato reduce dal trionfo di Expo ha detto di essere un milanese cresciuto in provincia e perciò legittimato a prendersi in carico questioni che riguardano tutta l’area metropolitana: “Sono uno che si è fatto conoscere con i fatti, quindi non mi affatico a individuare i problemi quanto a risolverli. Mi sento di non dover obbedire a ideali politici ma affrontare il tema della città metropolitana, che ha un capitolo intero nel nostro programma che presenteremo entro il 5 maggio. Trenord e Atm, ad esempio, secondo noi vanno festiti assieme, così come la qualità ambientale della città e dei 134 comuni limitrofi”. Sala ha anche dato risposta a quanti lo considerano “megafono” del governo: “Mi dà fastidio quando si dice che sono portavoce del presidente del Consiglio. Ho 58 anni e di cose ne ho fatte. Tra l’altro Milano per me è un punto di arrivo, non andrò a fare politica a livello nazionale”.

Stefano Parisi – Centrodestra

“Ci sono 30 città metropolitane in Europa – sottolinea Parisi – di cui 15 in Italia. Secondo me ad avere questo status sarebbero idonee solo Milano e Napoli”. Il candidato sindaco del centrodestra vuole quindi cambiare la legge che definisce questo ente e ha strappato applausi alla platea quando ha parlato di risorse maltolte: “Il cambio di legge è servito solo a trasformare l’ente da Provincia a non si sa che cosa, visto che hanno tolto i soldi. E non è manco detto che la Città metropolitana debba essere solo corrispondente alla Provincia. Per creare benessere e lavoro bisogna partire dalla rigenerazione ambientale. Bisogna fare investimenti su edilizia che porta lavoro. Non si può accettare inoltre, inefficienza costante a livello nazionale e depauperamento delle risorse destinate ai comuni”.

Marco Cappato – Radicali

L’esponente radicale ha criticato aspramente il dispendio di risorse fatto in merito alla ridefinizione della Provincia: “Hanno speso soldi per fare un progetto da esterni, quelli del Pim, che l’hanno infarcito di slide e bella grafica con inglesismi. Cioè, vi siete trovati a leggere qualcosa che riguarda il vostro lavoro – ha detto ai dipendenti dell’ente – scritta da altri che non ne sanno niente. La nostra battaglia sarà quella di fare una città metropolitana che incontri le vostre aspettative”.

Luigi Santambrogio - Alternativa Municipale

“Il sogno della città metropolitna è antico, non è un’invenzione moderna. Ci deve essere per questo volontà di relazione e dialogo”. L’esponente della lista civica, e presidente di Italia Nostra Lombardia, ha insistito anche sul cambio di percezione dei milanesi nei confronti della cintura di paesi che li circondano: “Li chiamiamo ancora oggi il contado, come se fosse qualcosa di diverso. Invece siamo tutti sullo stesso piano, e con i Comuni limitrofi dobbiamo arrivare all’elezione diretta del sindaco”.

Nicolò Mardegan - NoixMilano 2016

Il giovane avvocato ha stigmatizzato la riforma che voleva cancellare le province: “Hanno voluto la legge populista che ha nei fatti penalizzato i dipendenti. E Pisapia non se ne è occupato, anche perché non aveva gli strumenti per farlo. Ma Milano deve avvicinarsi alle altre capitali europee e non può farlo solo con i suoi 1,2 milioni di abitanti. Avvicinare comuni a Milano è fondamentale, anche per scoprire identità culturali di cui di dimentichiamo. Quanti di noi sanno che Milano ha il suo vino, per esempio? Lo si produce a San Colombano ed è una risorsa non valorizzata”.

Basilio Rizzo – Sinistra radicale

L’esponete di estrema sinistra ha raccontato delle sue origini meridionali e di come Milano possa essere in lizza per diventare faro d’Italia: “Da Expo traggo la lezione che è stata: quando ci sono le risorse e le finanze, Milano si mette in moto e porta a termine gli obiettivi. I soldi per lavorare devono essere assicurati, anche per voi tanti dipendenti di questo ente che ne avete bisogno. Perché bisogna pagare il lavoro per non avere demotivati. Le questioni devono deciderle le persone”.

Marco Cozzi – Udc

Gli enti territoriali devono poter funzionare, dice Cozzi: “Perché con le risorse dal governo si deve assicurare il corretto svolgimento dell’attività, non si può pensare di lasciare le briciole a chi governa il territorio. Per la mobilità, ad esempio, chiediamo di intervenire sul riutilizzo delle vecchie linee. Come quella per Lodi, perché non farla diventare metro di lunga percorrenza?”.

15/04/2016
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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