AL CONVEGNO FIRST
Furlan (Cisl): Grande patto sociale per responsabilità condivisa

Il sindacato degli addetti nei servizi creditizi: rapporti banche territorio e vigilanza da rivedere. Lo si è detto a “Banche e Territorio: il coraggio di un cambiamento necessario”, organizzato a Palazzo Lombardia da First Cisl, la Federazione italiana reti dei servizi del terziario.

Un grande patto sociale che cambi il Paese, a partire dal sistema creditizio. Lo invoca Annamaria Furlan, segretario generale Cisl, intervenendo al dibattito “ Banche e Territorio: il coraggio di un cambiamento necessario” , organizzato a Palazzo Lombardia da First Cisl, la Federazione italiana reti dei servizi del terziario. Un appuntamento affollato che ha visto delegati di banche, assicurazioni, riscossioni e authorities riunirsi nel mezzo del dibattito nazionale sulla riforma del sistema italiano.

Furlan ha posto l’accento sulla responsabilità condivisa: “Facciamo la nostra parte a trovare sintesi con gli altri sindacati confederali, Cgil e Uil, facciamo il possibile per evidenziare nuovi bisogni, le agevolazioni fiscali, le nuove regole chieste all’Abi per ridisegnare il sistema creditizio. Ma questo non basta fin quando tutti non avranno inteso la necessità della responsabilità condivisa da tutti i soggetti”.

First Cisl ha organizzato l’incontro anche per fare il punto sullo stato dell’economia nazionale. Per Furlan “bisogna riscrivere lo statuto economico europeo perché così non funziona. Questo è il primo anno che intravediamo cifre col segno più ma sono segnali deboli. Deve cambiare la convinzione che gli investimenti allargano il debito. Gli investimenti servono per disegnare un nuovo futuro”.

Pierpaolo Baretta, sottosegretario del ministero dell’Economia e Finanze è d’accordo: “La ripresa è fragile e il nostro compito come governo è di irrobustirla con urgenza. Soprattutto perché siamo convinti che da una crisi lunga possano esserci delle opportunità di cambiamento che vanno accompagnate”.

È intervenuto anche il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maron i, dicendo che le Regioni hanno un ruolo chiave per la ripresa delle economie locali: “Già con la nostra bance, Finlombarda facciamo credito per finanziare capitale circolante per le imprese. Auspico che ci sia attenzione al territorio con la riforma del sistema creditizio ma le riforme devono tener conto anche e soprattutto delle esigenze dei clienti, che sono le pmi e le famiglie”.

Giulio Romani, segretario generale First Cisl ha detto che le ultime rilevazioni hanno scoperchiato una contraddizione: “Se il 63% delle sofferenze delle banche è relativo ai grandi crediti che sono il 75% dell’erogato c’è un problema. Nel senso che in questi anni il sistema bancario ha finanziato di più dove andava a perdere e ha lasciato a bocca asciutta i piccoli. Questo va cambiato, è una strategia sbagliata che non offre remunerazione social al Paese”. Tutti, dall’ ad di Monte Paschi Siena Fabrizio Viola al ceo di Intesa San Paolo Eliano Omar Lodesani , hanno sottolineato (e lodato) il rapporto sano che c’è tra banca e territorio. Gli intervenuti al convegno First sanno bene che quei milioni di clienti italiani delle migliaia di filiali sparsi sul territorio sono l’ossatura del nostro sistema. Che si fonda su piccoli risparmiatori, che hanno fronteggiato la dilagante crisi col risparmio, e piccoli imprenditori. “Per questo – ha concluso Annamaria Furlan – c’è bisogno di ristabilire quel rapporto di fiducia che si è ormai perso. Se cade la fiducia cade il sistema ed è evidente a tutti che i sistemi di vigilanza dentro e fuori le banche non hanno funzionato. E c’è anche da ricordare che nel bene e nel male, almeno le banche di credito cooperativo e le popolari hanno dimostrato in tempi duri più disponibilità a sostenere il bisogno di credito degli italiani”.

31/03/2016
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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