SANITA'
Ospedali, si taglia e basta. Alla faccia del territorio

Il personale medico rimane stabile  ma diminuiscono i posti letto. Soprattutto in Italia, ultima nella classifica europea. 

Il 22 marzo, la Corte dei Conti, attraverso una nota specifica ha fornito alcuni dati relativi al Sistemi sanitari nazionali rapportati  ad alcuni Paesi Europei.

In particolare viene posto in evidenza che per effetto dei tagli economici , più o meno recenti  , che hanno preso di mira il Servizio Sanitario, si sono ridotti i posti letto:

  • Italia =             3,4  p.l. per ogni 1.000 abitanti
  • Germania=     8,3  p.l. per ogni 1.000 abitanti
  • Francia=         6,3 p.l. per ogni 1.000 abitanti
  • media Ocse=  4,8  p.l. per ogni 1.000 abitanti

Risulta  sostanzialmente stabile la quantità di personale medico:

  • Italia=             3,9 medici per 1.000 abitanti
  • Germania=     4,1 medici per 1.000 abitanti
  • Francia=         3,1 medici per 1.000 abitanti
  • Spagna=          3,7  medici per 1.000 abitanti

Assai più grave invece  risulta  che, la riduzione dei posti letto nelle strutture ospedaliere, non corrisponde per nulla alla necessaria implementazione dei posti letto in strutture residenziali dedicate alle cure a lungo termine , come più volte dichiarato e promesso , e soprattutto corrispondente  al continuo aumento della popolazione anziana che rende inevitabile l'aumento della cronicità e della non autosufficienza

Il risultato finale di questo “combinato disposto” tanto usato nel linguaggio della Pubblica Amministrazione pone a carico dei cittadini il conto economico finale attraverso l'aumento della spesa privata out of pocket cioè a carico dei cittadini onde evitare le lunghe liste d'attesa, per quelli che possono permetterselo; molto peggio  con la rinuncia alle cure, agli esami medici e cure dentali per  i più disagiati economicamente. Inoltre la Corte ,sottolinea la grossa incognita legata alla spesa farmaceutica complessiva all'accesso ai farmaci più innovativi in quanto l'equilibrio finanziario, per ora  mantenuto di questa spesa, deriva da prezzi mediamente inferiori alla media U.E ma anche da un minor ricorso ai farmaci più innovativi di recente approvazione.

Da ultimo viene sottolineata l'esigenza di fornire una risposta adeguata alle esigenze crescenti di una popolazione fra le più longeve in Europa e nel Mondo

31/03/2016
Tino Fumagalli
Twitter Facebook