L'INTERVISTA
E' ora che le banche tornino a fare le Banche

Giovedì prossimo convegno su sistema creditizio, territorio e cambiamento. Pierpaolo Merlini spiega il perchè e le finalità dell'iniziativa promossa dalla First (i bancari) della Cisl.

“La crisi in atto, ormai più strutturale che di congiuntura, ha clamorosamente evidenziato come il sistema del credito, con scelte strategiche complessivamente poco azzeccate, sia diventato quasi avulso alle necessità del Paese, ovvero supporto effettivo dell’economia reale. E’ giunto il momento che le banche tornino a fare sistema, focalizzando l’attenzione sulla crescita, sull’occupazione e sui bisogni reali dell’intera economia nazionale.”

Pierpaolo Merlini, segretario generale della First (bancari e assicurativi Cisl) della Lombardia, sintetizza così le ragioni del convegno di giovedì prossimo, 31 marzo, dalle 9.30 all'auditorium Giovanni Testori, in piazza Città di Lombardia 1, “Banche e territorio: il coraggio di un cambiamento necessario”.

All'introduzione dell'economista Alberto Berrini seguiranno gli interventi di rappresentanti del mondo delle banche e delle imprese, delle istituzioni e del sindacato. Partecipano al dibattito: Eliano Omar Lodesani, ceo di Intesa Sanpaolo, Fabrizio Viola, direttore generale e amministratore delegato di Monte Paschi Siena, Piero Giarda, presidente Comitato di sorveglianza di Banca Pop. di Milano, Mauro Ottolini, vicepresidente di Confcooperative, Roberto Maroni, presidente di Regione Lombardia, Pierpaolo Baretta, sottosegretario al ministero dell'Economia e Finanza, Giulio Romani, segretario generale First Cisl, Annamaria Furlan, segretario generale Cisl.

Qual è il senso dell’indissolubile legame tra banca e territorio?

Nel recente passato, la consapevolezza del territorio su cui si operava, fatta di relazioni interpersonali – dalle famiglie, alle imprese, alle Istituzioni locali – associata alla competenza dei lavoratori bancari che su quel territorio concentravano la loro attività, è sempre stata una strategia vincente. La “finanziarizzazione” del sistema che, a torto, avrebbe dovuto produrre solo utili per pochi, ha destrutturato quel modo di fare banca. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Diventa, ora, necessario agire con il riferimento di un “Nuovo modello di banca”, in grado di comprendere e soddisfare le esigenze, economiche e sociali, di quel territorio.

Come è possibile questo, nella pratica?

Paradossalmente è abbastanza semplice. Utilizzare le professionalità dei bancari che conoscono a fondo gli usi, le consuetudini e le esigenze di un determinato luogo significava - e ancora oggi significa - sapere sempre cosa fare e come muoversi. Queste sono caratteristiche essenziali nel momento dell’assunzione del rischio. In più è un modo di rivalutare le persone e il lavoro e non esclusivamente il profitto.

I n merito all’insolvenza di alcune banche, è possibile tutelare i risparmiatori?

A tal proposito, First Cisl ha elaborato una proposta che consentirebbe di risarcire tutti i piccoli risparmiatori coinvolti , senza nessun aggravio di spese sulle casse dello Stato. Il piano consiste nell’assegnare ai clienti danneggiati quote azionarie, con diritti esclusivamente patrimoniali, a valere sulle plusvalenze della gestione delle sofferenze conferite alla bad bank; alle plusvalenze determinate dalla vendita sul mercato delle bridge bank e dalla costituzione di una particolare riserva di utili realizzati dalle banche salvate fino a estinzione totale del debito.

29/03/2016
di Silvio Brocchieri
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