BRUXELLES
Quindici anni di terrorismo ma è come fosse la prima volta

Al presidio dei sindacati milanesi dopo le stragi nella capitale belga.

“Cosa temi più di tutto?” hanno risposto il terrorismo, Alessia, Bernadette, Federica.  Elisa invece: "Cerco di non pensarci". Poi, il giorno dopo, il bersaglio, di nuovo l’Europa, è la volta di Bruxelles, città simbolo delle istituzioni, del parlamento europeo.

Le piazze d’Europa, hanno il cuore che batte più forte, con i movimenti, i sindacati, i ragazzi, come al Duomo di Milano, angolo Museo del 900, dove la CGIL CISL UIL hanno indetto un appuntamento per il pomeriggio.  Una bandiera della Pace.  Esserci.

Il segretario generale metropolitano della Cisl Danilo Galvagni  ha ricordato che questa nostra Europa a volte non ha un cuore, lì, nei palazzi. “A nome di tutti i dirigenti, gli operatori, gli iscritti, esprimo il cordoglio e la vicinanza della Cisl Milano Metropoli alle famiglie delle vittime e ai feriti di questa immane tragedia”.

Siamo di fronte al terrore, quello mosso contro la LIBERTÀ, quello che usa la violenza contro la ragione, la paura in nome del male fine a se stesso. Due ragazzi in alternanza scuola lavoro, dopo l’orario, scendono in piazza con il sindacato dove stanno lavorando per alcune settimane curriculari, hanno fatto esperienza al giornale, al Caf, così adesso scoprono la militanza, la posizione sociale, la partecipazione, la bandiera, il sentirsi cittadini chiamati in causa.  C’è un arabo cristiano che ha già conosciuto il terrore nelle sue strade, e ha incontrato due ragazzi “terroristi”, ora sa solo che uno è già morto sulla via dell’Isis, dice, “L’ho appreso su twitter sotto l’hashtag #Daesh”. Era un suo coetaneo. Forse prima del suo 18esimo anno.

23/03/2016
di Benedetta Cosmi - b.cosmi@jobedi.it
ALLEGATI
I ragazzi in alternanza
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