RUBRICA
Pillole di salute e sanite

Come si partorisce el mondo:indagine dell'Oms. L'alimentazione degli anzian. La pensione fa bene alla salute

INDAGINE OMS SUL PARTO NEL MONDO

Alcuni giorni fa l'OMS ha presentato i risultati di una indagine Internazionale sui parti. I dati raccolti, analizzati e pubblicati su Plos Medicina pongono in evidenza come vengano eseguite dimissioni frettolose  post-partum e comunque non corrispondenti con le linee previste nelle raccomandazioni  suggerite dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (almeno 24h di degenza consigliata);ciò avviene nello 83%dei casi presi in esame  riguardanti i parti naturali, e almeno nel 75% dei parti cesarei.

L'indagine ha analizzato la permanenza media post-partum ospedaliera in 92 Paesi, di cui 42 con reddito medio e 10 a basso reddito, registrando qualche  contraddittorietà.

Un parto naturale in Egitto prevede una degenza  di mezza giornata, in Ucraina di sei giorni. Nei Paesi sviluppati (vedi Gran Bretagna) le dimissioni dopo un parto naturale avvengono dopo un   giorno e mezzo dalla nascita.

Lo studio però non verifica la qualità delle cure ricevute durante la degenza, anche se appare chiaro che i tempi di degenza troppo brevi o troppo lunghi possono mettere a rischio la salute sia  della/e puerpera/e che dei neonati/e. Infatti una permanenza troppo lunga esporrebbe entrambi ad un aumento del rischio di infezioni ; se troppo breve espone le mamme a rischi emorragici e non consentirebbe di verificare se il neonato mangia a sufficienza e sopratutto che non abbia contratto l'ittero.

Diventa allora fondamentale (ed è ciò che manca) il parlare con i medici, con gli operatori sanitari fissando preventivamente i tempi certi della degenza purché ciò sia  accompagnato da una flessibilità collegabile a situazioni individuali.

In parole povere usare il normalissimo buon senso

COME E COSA DEVONO MANGIARE GLI ANZIANI

In diversi Paesi come il nostro è in uso illustrare i benefici della Piramide Alimentare ovvero la graduatoria e gradualità dei prodotti alimentari che gli anziani dovrebbero assumere normalmente. Negli Stati Uniti il piatto ideale disegnato corrispondente alla nostra piramide, si chiama MyPlate e viene rappresentato in colori brillanti, compiacenti cosi composto:50% di frutta e verdura, 25% di cereali (meglio se integrali), 25% di cibi proteici come noci, fagioli,pesce,carni magre, pollame , latte e latticini magri sia  yogurt che formaggi prendendo in considerazione tutte le forme di cibo, sia in scatola che surgelato, essiccato o fresco cercando in questo modo di intercettare tutte le esigenze ed i gusti. Vengono indicati anche quali bevande consumare, quali cibi liquidi utilizzare considerati salutari come acqua, latte, tè, zuppe e caffè.

Per insaporire sono consigliati erbe, spezie riducendo significativamente l'uso del sale mentre tra i “grassi” amici del cuore vengono indicati i grassi vegetali e le margarine morbide. MyPlate ricorda infine l’importanza dell’attività fisica, camminare, andare in bicicletta, praticare il nuoto etc… Infine le linee guida  esposte nel rapporto sono ricche di consigli utili al mantenimento di una buona qualità della vita nonostante il passare degli anni; l’attività fisica riduce sensibilmente il rischio di patologie invalidanti. Per realizzare tutto ciò occorre cominciare a cambiare il modo di nutrirsi introducendo gradualmente piccoli cambiamenti nella scelta dei cibi, delle bevande mantenendo nel tempo queste opportune variazioni

LA PENSIONE GIOVA ALLA SALUTE!!!

Un importante studio della Università di Sidney dimostra che il collocamento in pensione  viene vissuto come un vero e proprio toccasana per la salute degli anziani perché, attraverso la quiescenza, si realizza un notevole miglioramento dello stile di vita i pensionati dormono meglio perché svolgono maggiore attività fisica riducendo il tempo trascorso in ozio.  A supporto di ciò, senza citare lo studio, invito ognuno dei miei lettori a riflettere quanto sforzo fisico  utile e  piacevole consumiamo nella cura dei nipoti. Ritornando alla ricerca evidenzio che ha coinvolto 25.000 pensionati Australiani analizzando e monitorando il loro comportamento  su attività fisica, dieta alimentare, sedentarietà, consumo di alcool.

In particolare viene evidenziato che il/la  pensionato/a svolge un aumento della attività fisica pari a 93 minuti per settimana, riduzione della sedentarietà pari a 67 minuti al giorno; dulcis in fundo una donna su due festeggia l'agognato pensionamento smettendo di fumare Un ex manager di banca, coinvolto nella ricerca spiega bene, come, nonostante i suoi 89 anni, svolgendo svariate attività ha registrato sulla segreteria telefonica: “sto fuori a godermi il pensionamento”

Gli autori della ricerca sperano che lo studio sia utile a prevenire malattie tipiche dell'età anziana (cardiovascolari-diabete etc..) auspicando contemporaneamente che siano i medici di famiglia ad invogliare i pazienti a sperimentare nuovi stili di vita utili a migliorare la qualità della vita e non solo la quantità.

Sempre gli autori indicano che questo compito tocca certo ai medici ma anche alla  politica attraverso uno sviluppo di programmi finalizzati al ben vivere dei  pensionati perché ciò potrebbe essere foriero di tanta salute guadagnata  utile a non pesare sulle spese sanitarie.

22/03/2016
a cura di Tino Fumagalli
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