Col Ministro Poletti, Sangalli, Galvagni e Guarinoni per la sfida del welfare sussidiario
Il Welfare Ambrosiano presentato alla camera di commercio il bilancio di quattro anni

La via del Welfare passa da Milano. In camera di commercio col ministro Poletti, il Presidente Sangalli, i segretari generali Galvagni, Margaritella e Bonini, il sindaco e l'assessore, il direttore generale Guarinoni, ma soprattutto la sfida più forte di prima che interpella tutta la rete ambrosiana contro le paure di fallire, un sostegno ai lavoratori autonomi, ai cassaintegrati, agli studenti meritevoli.

"La via del welfare" oggi a Via Meravigli, nella sede della Camera di Commercio con Cgil Cisl Uil milanesi, i tre Segretari Generali Massimo Bonini, Danilo Galvagni e Danilo Margaritella, soci del Welfare ambrosiano hanno avuto un confronto schietto col Ministro Giuliano Poletti, al tavolo di oggi.

Galvagni ha citato l’alternanza scuola lavoro come primo momento per far vivere il welfare ambrosiano, e ha sottolineato che l’adesione è totale anche per i prossimi anni, perché più che i soldi serve sorreggere la rete.

La Fondazione – spiega Romano Guerinoni Direttore Generale di Fondazione Welfare Ambrosiano – ha dimostrato in questi quattro anni che le istituzioni e il privato sociale possono dare un sostegno alle famiglie né ricche né povere che normalmente sono escluse dall’assistenza pubblica. Lo abbiamo fatto creando rete con le realtà già presenti a Milano ed evitando inutili sovrapposizioni”.

“Quest’anno siamo anche riusciti a sostenere 7 idee imprenditoriali sviluppate da giovani under 35 e abbiamo erogato 3 prestiti d’onore per sostenere gli allievi meritevoli iscritti ai corsi dell’Accademia alla Scala, che si aggiungono ai 22 già concessi tra il 2013 e il 2014. Un’iniziativa concreta per permettere anche ai giovani che versano in condizioni economiche svantaggiate di avere accesso a un percorso formativo di prestigio internazionale”.

Va ricordato che anche il ristorante del carcere di Bollate, un caso di successo mediatico, è firmato Welfare Ambrosiano.

Ad oggi si è registrata una morosità del 15%. Ma l’obiettivo della Fondazione che vede partecipare tutte le parti sociali, le istituzioni, mira ad azzerare l'indebitamento  e ripartire, infatti la formula che usa il direttore Guarinoni per spiegare il  micro credito è: "leggere bene le istruzioni prima dell'uso".

Hanno scelto un welfare che non fosse assistenziale. Di partire selezionando un intervento che non fosse già visto. Con 6mln di patrimonio. Al fianco anche dei lavoratori autonomi

E così è nata una start up che seleziona e commercializza le migliori produzioni agroalimentari.

Così si è intervenuti anche al sostegno di una brillante carriera universitaria, “perché i meritevoli devono avere i mezzi”: una studentessa ammessa tra i primi sette al test d’ingresso di  Medicina rischiava di dover rinunciare agli studi; solo grazie al microcredito di FWA ha potuto pagare le tasse universitarie e i libri del primo anno. E oggi, anche grazie alle borse di studio ottenute, è al quarto anno di medicina e si prepara per la specializzazione in cardiochirurgia. Si può continuare con la storia di Andrea e della sua famiglia, sostenuti dalla Fondazione quando un’improvvisa malattia ha messo a dura prova il reddito famigliare, o con l’esperienza di Chiara & Chiara e la loro pasticceria.

Ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – l'impegno è quello del sostegno alle piccole imprese e all’autoimprenditorialità sempre più diffusa. Attraverso le iniziative della Fondazione Welfare anche molti imprenditori hanno avuto nuove opportunità per ritrovare la via della crescita.

01/02/2016
Benedetta Cosmi
Twitter Facebook