METALMECCANICI
Ceme di Brugherio e Carugate: 48 lavoratori trasferiti a 65 km di distanza

Giovedì 28 e venerdì 29 sciopero contro i licenziamenti mascherati. Trentacinque le donne coinvolte.

La Ceme, azienda fondata nel 1974, produce pompe e valvole industriali.

Sul nostro territorio ha due stabilimenti, a Brugherio, dove lavorano 48 persone, in stragrande maggioranza donne, e a Carugate (180 dipendenti), mentre un terzo sito è ubicato a Trivolzio, in provincia di Pavia e un quarto a Tarquinio in Lazio.

Il 19 gennaio, Ceme ha comunicato la sua intenzione di chiudere la fabbrica di Brugherio, non per mancanza di commesse: il lavoro infatti c’è, ma verrà terziarizzato (tanto per cambiare).

E i lavoratori o, meglio, le lavoratrici?

Non c’è problema, secondo i vertici di Ceme: 12 verranno spostati a Carugate e 36 saranno trasferiti in quel di Trivolzio che dista “solo” 65 Km da Brugherio dove, tanto per non far torto a nessuno, gli toccherà fare pure il terzo turno (di notte).

Non licenziano nessuno, alla Ceme, anzi sono così sensibili alla sorte dei propri dipendenti che sono persino disponibili ad affittare un pullman così i lavoratori o, meglio, le lavoratrici potranno farsi 130 km al giorno e, nel caso del terzo turno che comincia alle 22 e termina alle 6 del mattino, riusciranno magari arrivare a casa in tempo per portare i bambini all’asilo.

Ma per aggiungere beffa alla beffa, i vertici di Ceme hanno già dichiarato che l’imperdibile “offerta bus” varrà solo per 6 mesi.

Siamo alla barbarie. Per contrastare il progetto aziendale oggi i lavoratori degli stabilimenti di Brugherio e Carugate sono scesi in sciopero ed hanno già proclamato sciopero anche per domani.

L’obiettivo è, ovviamente, far cambiare idea all’azienda.

28/01/2016
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