FIM MILANO METROPOLI
Concluse le assemblee per la piattaforma del rinnovo del contratto metalmeccanico

Mansolillo, Fim: "Il rinnovo deve arrivare al più presto. Lo chiedono i lavoratori e le lavoratrici".

Si sono concluse le assemblee sindacali nelle aziende metalmeccaniche milanesi, organizzate  per informare le lavoratrici e i lavoratori sui contenuti della piattaforma per il rinnovo del  prossimo contratto nazionale di lavoro ormai in scadenza.

Le assemblee, svoltesi in un clima costruttivo e di grande partecipazione, hanno visto coinvolti 4.037 addetti. Hanno votato a favore della piattaforma 3.891, espresso parere negativo 111, le schede bianche sono state 35.

La presentazione della piattaforma in tutti i suoi aspetti ha comunque generato molto interesse. Il fatto di non essere riusciti a presentare una piattaforma unitaria con la Fiom, nonostante i numerosi incontri con essa, è stato vissuta dai lavoratori come un elemento di criticità, anche se l’obiettivo primario resta il rinnovo in tempi brevi del contratto. Indispensabile soprattutto in questo contesto di incertezza economica e lavorativa in cui stiamo vivendo.

“Dal 2001  - ricorda Giuseppe Mansolillo, segretario generale della Fim di Milano -  i contratti firmati solo da Fim e Uilm hanno portato un incremento nelle buste paga di ben 397,14 euro al mese, prova concreta che non facciamo solo ideologia, ma pensiamo seriamente alle esigenze e ai problemi dei nostri lavoratori. Noi della Fim di Milano vogliamo più di tutti che il contratto sia rinnovato al più presto poiché crediamo che esso sia uno strumento di civiltà, solidarietà e di difesa del costo della vita e di conseguenza della dignità di tutti le lavoratrici e di tutti i lavoratori. La Fim – conclude Mansolillo -  non intende assolutamente sottostare a inutili giochi da parte di Confindustria e Federmeccanica che, con la scusa della crisi, tendono a evitare di affrontare costruttivamente un confronto con le parti sociali o peggio ancora rimandare, a data indefinita, il suo rinnovo. Ci auguriamo che i prossimi confronti si possano svolgere in un clima propositivo e costruttivo soprattutto per evitare, in questa fase delicata per l’industria italiana, di essere costretti a ricorrere a forme di lotta per il raggiungimento di un giusto obbiettivo”.

02/10/2015
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