LAVORO
Caporalato. Sbarra (Fai-Cisl): "Estendere responsabilità penali"

La richiesta della Cisl al vertice sul caporalato convocato dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.

"Contro il caporalato il Governo metta in campo norme e misure d'urgenza che assegnino funzioni nazionali e territoriali alla Cabina di Regia istituita presso l'Inps, estendano le responsabilità penali ed il ricorso alla confisca per le realtà che lucrano su questo tipo di sfruttamento, rafforzino i meccanismi di premialitá, con decontribuzioni per le imprese che aderiscono alla Rete del lavoro di qualità e la revoca di qualunque sostegno pubblico per chi non rispetta le regole".

È quanto chiesto dal segretario confederale Cisl e commissario nazionale Fai-Cisl, Luigi Sbarra, presente al vertice sul caporalato convocato dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Sbarra ha chiesto inoltre "l'istituzione di uno specifico tavolo interministeriale strutturato e permanente partecipato dalle parti sociali agricole, per monitorare costantemente sviluppi del lavoro avviato ed elaborare strategie di medio periodo che vadano oltre la logica dell'emergenza".

"La repressione da sola non basta - ha evidenziato Sbarra - Prevenzione e controllo sul territorio, soprattutto nel Mezzogiorno, restano le chiavi di volta di una controffensiva vincente. Dobbiamo orientare in modo collegiale l'attività ispettiva: per questo è indispensabile dare piena operatività alla Cabina nelle sue articolazioni nazionali e territoriali. Le rappresentanze sociali agricole possono dare un contributo strategico in termini di presidio e vigilanza territoriali, attivando in modo più efficace gli strumenti della bilateralità e della contrattazione decentrata, oltre che promuovendo modelli partecipativi di relazioni industriali che generano innovazione d'impresa, cultura e qualità del lavoro. La sfida coinvolge tutti: Governo, sindacati e rappresentanze datoriali, ognuno deve assumersi una parte di responsabilità", ha concluso Sbarra.

28/08/2015
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