MILANO METROPOLI
Filca, continuiamo a fare sindacato a testa alta

La Federazione territoriale degli edili Cisl interviene sulla questione degli stipendi di alcuni dirigenti nazionali dell'organizzazione. "Se i fatti si confermassero veri la sola risposta credibile sono le dimissioni degli interessati". Il 14 settembre il bilancio sociale 2015 di Filca. 

Dato lo spazio che hanno occupato sui media nazionali le notizie di oggi a proposito degli stipendi di alcuni dirigenti nazionali di categorie e strutture della Cisl , la Filca Cisl Milano Metropoli prende in maniera decisa le distanze dal quadro che sti sta delineando, nel caso dovesse essere  dimostrato che il contenuto dei documenti circolati corrisponde al vero.

La FILCA CISL Milano Metropoli rivendica il proprio impegno, la trasparenza nel trattamento di tutti i suoi operatori e dirigenti e chiede severe sanzioni per tutti i comportamenti contrari alle regole CISL. Siamo colpiti dalle notizie di questi giorni. Se i fatti si confermassero veri la sola risposta credibile sono le dimissioni delle persone colpevoli della violazione delle regole confederali CISL. Dimissioni immediate nel rispetto dell’organizzazione come unica pratica coerente con il Valore che il nostro lavoro esige. I regolamenti sono parte integrante della modalità con cui abbiamo deciso di stare insieme come organizzazione. Dal loro rispetto passa la credibilità e la coerenza con cui i nostri dirigenti, delegati e attivisti si recano nei luoghi di lavoro. Non possono e non debbono essere lasciati alla discrezione di chi crede di possedere l’organizzazione.

La FILCA CISL Milano Metropoli li ha sempre seguiti e non pensa affatto di essere una eccezione . Ancora una volta un albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce. Ma non basta. Dall’inizio del 2010 abbiamo avviato un processo di rendicontazione sociale, realizzando e rendendo pubblico un Bilancio Sociale 2011 e 2012 (presto il biennale 2013/2014) come strumento che aiutasse un buon governo dell’organizzazione , che siamo chiamati a custodire e tramandare a chi verrà dopo di noi.

Una delle parti più importanti di questo strumento è la rendicontazione delle risorse economiche interne ed esterne all’organizzazione. Da 4 anni diamo evidenza ai nostri delegati, dirigenti, attivisti e in generale portatori di interesse della consistenza, provenienza ed utilizzo di tali risorse, garantendo prima di tutto l’attività sindacale per i nostri soci. Il prossimo appuntamento è già fissato: il 14 settembre ore 14.30 all’auditorium di Cascina Triulza all’interno dell’area Expo 2015.

Vi aspettiamo a testa alta. Quest’anno inseriremo anche i dettagli delle retribuzioni , non per rispondere a del giornalismo approssimativo e confuso , ma per spiegare che riteniamo esista un legame importante tra incarichi ricoperti, attività svolte con la retribuzione di tutte le 17 persone che lavorano in Filca Milano . Ne facciamo una questione di vanto aver adottato da tempo uno strumento di trasparenza come cartina torna sole del nostro essere al servizio dei lavoratori del settore delle costruzioni.

Quello che non permetteremo a nessuno di fare nel 2015  è svilire e denigrare un lavoro che si basa sull’attività costante dei nostri operatori e sulla gratuità con cui tutti i nostri delegati mettono la faccia nella aziende e nei cantieri , investendo il loro tempo libero nell’attività sindacale (al di là dei soli permessi sindacali) sacrificando spesso  affetti e tempo libero.  Non lasceremo imbruttire da poche persone il nostro essere e fare sindaca. Attività  che accompagna, sostiene e promuove nei posti di lavoro condizioni migliori per gli iscritti e per gli altri lavoratori . I servizi che ogni giorno mettiamo a disposizione come categoria e come confederazione  si basano su accogliere e aiutare  la persona e non a fare profitto.

Per FILCA MILANO il punto di rifermento è il lavoratore iscritto , il socio proprietario di questa organizzazione .Le notizie di questi giorni ci confermano le scelte e la pratica di FILCA MILANO metropoli. Sempre più spesso saremo costretti a fare i conti con un mondo all’esterno che di noi sa poco. Questo ci deve stimolare, non rallentare.  Chi invece già ci conosce sono i lavoratori che organizziamo e rappresentiamo. A loro va data una risposta credibile a comportamenti così nocivi e lontani da parte di poche persone, a sostegno di un’organizzazione che vive anche della loro parte di salario che liberamente ogni mese ci affidano con la quota d’iscrizione. A tutti loro va il nostro impegno ad essere sindacalisti credibili e capaci.Tutti, iscritti e dirigenti, per fare sindacato a testa alta.

12/08/2015
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