ESTATE
Sanita', le due-tre cose da sapere prima di partire

Per evitare sorprese e soprusi ecco le norme vigenti nei Paesi dell' Unione europea.

Con l'avvicinarsi del periodo estivo, normalmente coincidente con periodi di vacanze effettuabili nei Paesi Europei riteniamo utile riepilogare le norme vigenti  onde evitare sorprese o soprusi in caso di necessità.  La Team ( tessera Europea assicurazione malattia)  nel retro della tessera rappresenta il diritto all'assistenza sanitaria nei Paesi della U.E e nei Paesi dell' EFTA( European Free Trade Association) Islanda, Liechtenstein,  Norvegia, Svizzera,  al pari dei cittadini dei Paesi nei quali soggiorniamo. La tessera ha validità di 6 anni, meglio controllare la scadenza e, qualora privi di tessera occorre recarsi presso la propria Azienda Sanitaria per chiedere il certificato sostitutivo.

Occorre altresì prestare attenzione  al fatto che i sistemi di assistenza sanitaria in Europa variano da un Paese all'altro. Ciò significa che alcuni servizi usufruibili gratuitamente da noi non lo sono necessariamente in altri Paesi. A titolo di esempio potrebbe essere richiesto un ticket per l'ambulanza che da noi non esiste.

La Direttiva Europea sulle cure transfrontaliere recepita dagli Stati U.E. ad Aprile 2014 consente di accedere alle prestazioni medico/sanitarie necessarie, non solo urgenti, alle stesse condizioni dei cittadini residenti nel Paese dove soggiorniamo.

Normalmente le prestazioni sono gratuite salvo il pagamento di un ticket o altra modalità di compartecipazione alla spesa. Ci preme sottolineare che i ticket, in qualunque paese corrisposti, non sono mai rimborsabili, ed in alcuni Paesi sono  piuttosto alti; ad esempio in  Francia corrispondono a circa il 20 % del costo della  prestazione erogata.  Allo stesso modo ricordiamo che  in alcuni Stati vige l'assistenza in forma indiretta( Francia ed altri) per cui le prestazioni vanno pagate ; successivamente andrà chiesto il rimborso direttamente alla propria Asl, la quale rimborserà, previa documentazione probante, entro 90 giorni.

Infine ricordiamo che il nostro Paese ha realizzato accordi con alcuni Paesi extra U.E.

Argentina, Australia , Brasile, CapoVerde,Serbia,Montenegro, Bosnia, Principato di Monaco, San Marino, Tunisia: In genere questi accordi bilaterali escludono l'assistenza indiretta; ciò significa che senza l'autorizzazione prevista( vedi guida interattiva “se parto per” )   consultabile in : www.salute.gov.it/portale/temi/p2 , le cure pagate all'estero non saranno rimborsate dalla propria Asl al rientro in Italia.

06/07/2015
di Tino Fumagalli
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