LEGNANO
Franco Tosi, sì dei lavoratori al salvataggio

Con 262 si su 304 partecipanti  è sato approvato l'accordo siglato da tutti i sindacati. Cova (Fim): E' lo stesso che la Fiom non aveva firmato ma ciò che conta  è aver evitato il fallimento dell'azienda e salvato i posti di lavoro. Oliva (Cisl) : una vittoria importante del nostro sindacato.

Con 262 voti a favore su 304 partecipanti al referendum i lavoratori della Franco Tosi hanno approvato l'accordo raggiunto lunedì 18 maggio. Alla consultazione hanno partecipato 304 dei 345 dipendenti. I “no” sono stati 37, 3 le schede nulle e 2 le bianche.

“L'accordo è identico al precedente che la Fiom non aveva firmato. Quel che conta oggi è che abbiamo evitato il fallimento, tutti i lavoratori sono salvi: ora voltiamo pagina – dichiara Ermanno Cova, segretario regionale Fim Cisl Lombardia, che segue la trattativa -. Il mancato raggiungimento  di un accordo avrebbe comportato, inevitabilmente, conseguenze disastrose, senza alcuna possibilità di recupero occupazionale perché tutti gli ordini sarebbero stati azzerati”.

“Ora ci attendiamo un definitivo rilancio delle attività - aggiunge -. Presezzi può garantire una rinascita importante per salvaguardare il patrimonio industriale che la Franco Tosi rappresenta, per il territorio, per gli attuali occupati e, ci auguriamo per i nuovi posti di lavoro che potranno germogliare in un futuro auspicabilmente non lontano”.

La Fim Lombardia ricorda che l’azienda ha ordini per 70 milioni di euro, altri 30 milioni di euro sono in fase di acquisizione. “Se il mercato, i nuovi investimenti, le capacità di lavoro vecchie e nuove, le professionalità, il know-how, il nuovo imprenditore giocheranno a somma positiva - conclude Cova - la storia della Franco Tosi diventerà futuro”.

Particolarmente soddisfatto per l’esito del referendum e, soprattutto, per l’alta adesione, il segretario della CISL Milano Metropoli Giuseppe Oliva : “Questa è una vittoria importante per il nostro sindacato che ha sempre avuto un atteggiamento positivo rispetto a questa vicenda. Abbiamo sempre creduto che si potesse trovare uno sbocco positivo, così da garantire un futuro a questi lavoratori e alle loro famiglie. Il risultato di oggi con una forte partecipazione dei lavoratori al referendum alla fine rendere merito al nostro operato”.

“Abbiamo saputo recuperare un rapporto fondamentale, com’è quello con i lavoratori che hanno compreso come l’ipotesi d’accordo era l’unica strada percorribile per il rilancio di questa impresa”.

“Ora – ha concluso il dirigente cislino – dobbiamo guardare oltre. Nel territorio dell’Alto Milanese ci sono ancora tante situazioni critiche, a partire da quella della Zucchi di Rescaldina. Il nostro auspicio è che il modello Franco Tosi sia d’esempio per arrivare anche in questi casi ad un esito positivo”.

FRANCO TOSI, A UN PASSO DAL SALVATAGGIO  del 18/05/2015

–  Franco Tosi vicina al salvataggio anche se Ermanno Cova, segretario della FIM CISL Lombardia , attende l’esito del referendum tra i lavoratori che sarà reso noto solo domani nel primo pomeriggio prima di ogni presa di posizione ufficiale.

“Benché solo domani avremo l’esito definitivo del referendum rispetto alla proposta di accordo sulla Franco Tosi, non possiamo fare a meno di esprimere una certa soddisfazione rispetto alla grande affluenza che stiamo registrando. Hanno già votato circa 260 lavoratori, ciò significa che siamo stati bravi come sindacato a far comprendere l’importanza e la drammaticità al tempo stesso del momento. Sono sicuro che i lavoratori sceglieranno per loro la cosa più utile che in questo momento è certamente la proposta di accordo avanzata dalla Bruno Presezzi Spa”.

E’ quanto afferma Giuseppe Mansolillo, Segretario generale della FIM CISL Milano Metropoli. Attraverso questa intesa – aggiunge – abbiamo scongiurato l’ipotesi del fallimento di un’azienda storica per il territorio dell’Alto Milanese. Questo accordo, comunque, – sottolinea il dirigente cislino – deve essere visto come un punto di partenza e non di arrivo. Adesso diventa fondamentale vedere messo in pratica il piano industriale per il completo rilancio dell’azienda. In questo senso – conclude Mansolillo – diventa ancor più strategico e fondamentale il ruolo d’impulso e di controllo che noi sindacati dovremo giocare nella gestione di tutta la vicenda, così che non vengano tradite le attese dei lavoratori”

De . tto ciò, è fuor di discussione che dopo l’incontro convocato, lunedì sera, dal Commissario Straordinario Andrea Lolli sia tornato il sereno sul futuro della storica azienda legnanese.

Il “summit”  per l’espletamento della procedura ex. Art.47 tra la Bruno Presezzi Spa, BBP Srl, Procedura d’amministrazione straordinaria, RSU e Organizzazioni Sindacali ed imprenditoriali , ha portato alla firma dell’ipotesi di Accordo che disciplina le modalità per l’acquisizione del ramo d’azienda, relativamente alla forza lavoro.

Tra oggi e domani, dunque, si svolgerà il referendum tra i lavoratori, quindi, venerdì 22 maggio, alle 17, se tutto andrà secondo le attese, la definitiva sottoscrizione dell’accordo con il passaggio della proprietà all’azienda di Burago Molgora.

Grazie a quest’intesa, di fatto, 170 dipendenti della Franco Tosi Meccanica verranno immediatamente assunti dalla Presezzi, e contestualmente, sarà cura dell’Amministrazione straordinaria, revocare la mobilità per tutti i 350 attuali dipendenti.

L’Accordo, di fatto, ricalca quello del 24 aprile  scorso – poi bocciato al referendum – anche se sono state aggiunte delle migliorie.

Tra queste l’impegno della Presezzi a presentare un piano industriale di 5 anni (in precedenza era di due). Ancora, più nel dettaglio, maggiori garanzie per i  cosiddetti pensionabili che andranno in mobilità (pagamento dei contributi fino a un max. di 6 mesi per chi non dovesse raggiungere i requisiti, anche in ragione di una ipotetica variazione del quadro normativo) ferma restando la garanzia sostanziale di una offerta occupazionale per chi non raggiunga il requisito pensionistico), ben più pregnante.

A questo proposito, sono stati modificati i criteri di valutazione di posti di lavoro equivalenti (50 km o sedi Presezzi, una delle quali a 54 km, per questa ragione prima era previsto 60km e 80 minuti con i mezzi, come da legge, in precedenza avevamo previsto 60 minuti).

In buona sostanza, vengono previste soluzioni occupazionali e reddituali per tutti, e questo era l'obiettivo già raggiunto dall'ipotesi di intesa FIM UILM della volta precedente.

Unica nota, ma solo in parte stonata, la notifica avvenuta sempre ieri, del ricorso presentato al Tar del Lazio da parte di Termomeccanica. Anche se è convinzione delle parti sociali che questa azione dinanzi ai giudici amministrativi non dovrebbe avere conseguenze effettive, a meno che questi ultimi concedano la cosiddetta ‘sospensiva’.

Pur con tutte le cautele del caso, visto l’esito del primo referendum, si lascia andare ad un commento più che positivo Giuseppe Oliva, segretario della CISL Milano Metropoli : “Era quello che volevamo, dare un futuro a questa azienda e una prospettiva meno incerta ai lavoratori e alle loro famiglie. Se con questo accordo siamo riusciti ad inserire ulteriori tutele per questi soggetti, ben venga la nuova intesa nella speranza che tutti ne apprezzino sino in fondo il suo valore”. Che per Oliva è anche di natura simbolica: “Perché il rilancio della Tosi è un segnale di speranza e di ottimismo per tutto il territorio dell’Alto Milanese”.

19/05/2015
Fabrizio Valenti
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