EMERGENZA CASA
Sfratti: invalido al 100%, con moglie e due figli, rischia di finire in strada

Domani, mercoledì 20 maggio dalle ore 9, in via Edolo 42, è prevista l’esecuzione dello sfratto per morosità del nucleo familiare del signor Generoso, invalido al 100%. Il Comune di Milano non ha proposto alcuna soluzione a questa grave situazione di emergenza abitativa e la Prefettura non ha graduato la concessione della forza pubblica.

Mercoledì 20 maggio è previsto l’esecuzione forzata dello sfratto  per un appartamento di via Edolo 42 a Milano, abitato dalla famiglia del signor Generoso - 53 anni, invalido al 100%, sottoposto a dialisi 3 volte alla settimana -, che vive con la moglie e due figli studenti.


Il nucleo famigliare ha preso in affitto l’alloggio con un regolare contratto, pagando sempre il dovuto fino a quando si è determinata la morosità a seguito della perdita del lavoro, prima della moglie e, con l’aggravarsi della salute, anche di quello del signor Generoso.


Alla famiglia è stata riconosciuta la condizione di morosità incolpevole in data 23/04/2015 come previsto dalla normativa vigente.
Risulta, inoltre, che la domanda di assegnazione di una casa popolare abbia avuto esito positivo.


Nonostante ciò alla famiglia non è stata prospettata dal Comune alcuna soluzione, neppure provvisoria, mentre la Prefettura, che dovrebbe aver ricevuto dalla Direzione Casa del Comune di Milano la segnalazione del caso, al momento non ha ancora emesso alcun provvedimento di graduazione della forza pubblica per questo sfratto, così come previsto dal D.M. 202/2014.

Questa vicenda non costituisce un’eccezione rispetto agli sfratti che ogni giorno vengono previsti ed eseguiti a Milano. È urgente e non più rinviabile un intervento efficace sull’emergenza sfratti da parte della Prefettura e da parte del Comune.


L’assessorato alla Casa deve intervenire per ripristinare immediatamente la possibilità da parte dei cittadini di presentare le domande di emergenza, aumentando l’offerta pubblica di alloggi, a partire dalla migliaia di abitazioni sfitte, trovando soluzioni anche provvisorie per le tante famiglie che quotidianamente restano senza casa.

Il Sicet sarà presente domani, a partire dalle ore 9, in via Edolo 42, per cercare di impedire che il signor Generoso e la sua famiglia finiscano in strada senza alcuna alternativa.

LA RISPOSTA DEL COMUNE

CASA. LA FAMIGLIA GENEROSO NON SARÀ SFRATTATA

Il Comune ha chiesto alla Prefettura la sospensione dell’esecuzione dello sfratto il 7 maggio scorso

Milano, 19 maggio 2015 – A seguito di quanto pubblicato da un’agenzia di stampa, si ritiene importante rettificare le errate informazioni diffuse dal Sicet Milano. La famiglia Generoso non sarà sfrattata.
Si tratta di un caso di morosità incolpevole di cui gli uffici della Direzione Casa del Comune di Milano si sono occupati diversi giorni fa. Il 7 maggio scorso il Comune aveva chiesto alla Prefettura la sospensione dell’esecuzione dello sfratto, trasmettendo il nominativo della famiglia per la graduazione programmata dell’intervento della Forza pubblica. Provvedimento che, il giorno dopo, gli uffici comunali hanno comunicato per iscritto allo stesso signor Generoso.

Lo comunica l’Ufficio stampa del Comune di Milano.

LA REPLICA DEL SICET

"ANCORA ADESSO IL SIGNOR GENEROSO NON SA SE DOMANI SARA' SFRATTATO. SE INVECE IL COMUNE NE FOSSE AL CORRENTE SAREBBE MEGLIO CHE LO COMUNICASSE ALL'INTERESSATO".

Milano. 19.5.15. In relazione al comunicato dell'ufficio stampa del Comune di Milano, è forse opportuno precisare che la famiglia del signor Generoso non ha ricevuto alcuna comunicazione, né ufficiosa né formale, sull'eventualità che il suo sfratto domani non sarà eseguito.
Al contrario fatte le opportune verifiche, sia con l'Ufficiale Giudiziario, sia con il Commissariato PS competente, ciò che risulta è che domani è prevista l'esecuzione dello sfratto con la concessione della forza pubblica.
Alle ore 14 nessun provvedimento di graduazione era stato emesso dalla Prefettura di Milano. Per quanto ci è dato sapere, ma speriamo di essere smentiti, uno dei motivi di questo ritardo è che nella citata comunicazione del 7 maggio inviata alla Prefettura il COMUNE DI MILANO NON HA INDICATO LA DATA PREVISTA PER L'ESECUZIONE.
E' stato il SICET di Milano che ha allertato la Prefettura in relazione ai tempi di esecuzione e alla situazione del nucleo familiare del signor Generoso.
Altro che notizia errata diffusa dal SICET.
Sarebbe meglio che Comune e Prefettura su un tema sensibile come quello dello sfratto, agissero in modo coordinato per evitare che le famiglie sfrattate non restino ogni volta in balìa delle diverse responsabilità istituzionali.
Del resto sul problema dell'emergenza abitativa e degli sfratti l'assessorato alla Casa nell'ultimo periodo si è dimostrato ancora più distratto, probabilmente perché ha dovuto concentrare attenzione e risorse per emettere centinaia di provvedimenti di improcedibilità sulle domande di assegnazione in emergenza, gettando nella disperazione proprio le famiglie sfrattate.

19/05/2015
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