LEGNANO
La Tosi è salva. Nella notte trovato l'accordo

Scongiurato il fallimento dell'azienda  e il licenziamento di 346 lavoratori. L'intesa firmata da Fim-Cisl e Uilm-Uil.  La Fiom-Cgil si è chiamata fuori. Lunedì 27 le assemblee per la ratifica. Cova e Oliva (Cisl): soddisfazione per il risultato ottenuto. Esempio e stimolo per il rilancio dell'Alto milanese. 

I 346 lavoratori della Franco Tosi di Legnano sono salvi ed è stato scongiurato il fallimento dell’azienda. . L’accordo, siglato da Fim-Cisl e Uil-Uil, con le rispettive Rappresentanze sindacali (Fiom-Cgil non ha firmato) è stato raggiunto nella notte, dopo una lunga maratona  iniziata nel pomeriggio di giovedì fra le organizzazioni sindacali, la Bruno Presezzi e la Franco Tosi Meccanica in amministrazione straordinaria. L’ipotesi di accordo raggiunta è stata resa possibile anche dalla disponibilità di oltre 70 lavoratori che, ad oggi, hanno accettato un percorso di accompagnamento alla pensione.

Non è stato facile arrivare all’intesa. Durante la trattativa ci sono stati forti momenti di tensione tra le parti ma, alla fine, sono stati raggiunti risultati positivi, inclusa la definizione di un impegno, da parte dell’acquirente al mantenimento della tutela reale ex art. 18 nei casi dei licenziamenti disciplinari, in alternativa alla applicazione del “Jobs act”.

COVA E OLIVA: SODDIFATTI PER IL RISULTATO RAGGIUNTO

“Siamo soddisfatti – afferma Ermanno Cova, segretario regionale Fim Lombardia che segue la trattativa -. L'offerta iniziale degli acquirenti non prevedeva soluzioni lavorative per quasi 140 persone, mentre voleva ripartire con nuovi rapporti di lavoro e trattamenti retributivi ricondotti ai minimi contrattuali oltre che l’integrale applicazione del Jobs Act. Inoltre, abbiamo scongiurato la certezza del fallimento in caso di naufragio della trattativa con il conseguente licenziamento di tutte le 346 maestranze”. Infatti,  il  commissario straordinario della Tosi aveva già annunciato al tavolo l’apertura di una procedura di mobilità per tutti entro il 30 aprile, ovvero 60 giorni prima della prevedibile dichiarazione di fallimento in data 30 giugno. “Le soluzioni individuate dall’ipotesi di accordo – aggiunge Cova - interessano tutte le persone attualmente occupate, garantendo lavoro e continuità di reddito, delineando contestualmente un possibile rilancio dello storico stabilimento della Franco Tosi”.

Soddisfazione per il risultato raggiunto anche da parte di Giuseppe Oliva, attuale segretario di Cisl Milano metropoli e per anni responsabile della Cisl proprio per la zona di Legnano-Magenta e che, quindi, ha seguito da vicino le vicende dell’azienda: “ La Tosi è una dell’azienda simbolo del territorio. – ha commentato Oliva- La sua salvezza può funzionare da esempio e da stimolo per la ripresa di questa zona, fortemente colpita dalla crisi proprio nel comparto dell’industria.  Significativo è che tutti, sindacato e Cisl in prima persona ma anche le amministrazioni pubbliche si si siano sempre impegnate  al raggiungimento di questo risultato.

Sinceramente non capisco – conclude il dirigente cislino-  perché  un’organizzazione come la Fiom  si sia ancora volta chiamata fuori: da una prima lettura dell’accordo mi sembra ci siano tutte le risposte alla domande che in questi anni sono state poste dai lavoratori. Mi auguro che questa frattura possa essere ricomposta all’interno delle assemblee di fabbrica che saranno chiamate  a ratificare l’intesa”.

I TERMINI DELL’ACCORDO

La Bruno Presezzi impegnerà notevoli risorse economiche nel rilancio della Franco Tosi. In aggiunta al prezzo di acquisto e di affittanza (quasi 7 milioni di €) e dei previsti investimenti iniziali per oltre 2 milioni di euro (manutenzione dei macchinari, trasferimento degli uffici nella storica palazzina di piazza Monumento, sostituzione di tutto il sistema informatico aziendale) dovrà impegnare decine di milioni di euro per garantire la continuità produttiva, puntando all’acquisizione di nuove commesse.

L’intesa prevede una soluzione occupazionale per tutti i lavoratori in forza alla Franco Tosi, ovvero:

- 170 assunzioni che verranno contestualmente realizzate con la definitiva firma dell’accordo se quest’ultimo sarà approvato dalle assemblee previste lunedì prossimo;

- 40 assunzioni previste entro i successivi 2 anni;

- 16 dipendenti (servizi generali a supporto dell’area dalla vigilanza alle attività di manutenzione) mantenuti in forza dalla procedura;

- 15 lavoratori che potranno essere interessati da offerte occupazionali presso gli stabilimenti brianzoli della Bruno Presezzi (con una compensazione del disagio di trasferimento);

tutti i rimanenti, al netto dei pensionabili, dopo un percorso di formazione e riqualificazione professionale, saranno comunque ricollocati entro il 2017.

L’accordo ha previsto anche di mantenere integralmente i trattamenti economici in essere, incluse le anzianità convenzionali maturate.

La Bruno Presezzi ha sottoscritto inoltre l’impegno a mantenere le attività, anche per il futuro e senza limitazioni temporali, nello storico stabilimento di Piazza Monumento.

Lunedì 27 aprile si terranno le assemblee informative e poi tutti i lavoratori saranno chiamati, attraverso  un referendum confermativo, ad approvare l’ipotesi di accordo per una sua definitiva validazione.

LA STORIA DELLA FRANCO TOSI:

La Franco Tosi è una azienda storica nel campo della metalmeccanica. Fu fondata nel 1881 e nei primi anni del Novecento l’azienda legnanese ebbe un grande sviluppato, essendo stata la prima a realizzare industrialmente motori diesel   Nel 1914 la Franco Tosi impiantò dei cantieri navali a Taranto . I sommergibili costruiti in questo arsenale furono i primi al mondo a raggiungere una profondità di immersione di 75 m . Negli anni trenta la Franco Tosi fornì i macchinari necessari (turbine, motori Diesel, caldaie, ecc.) all'attivazione della Centrale Montemartini di Roma . . Dopo la seconda guerra mondiale , per commercializzare a livello mondiale le turbine nel campo nucleare e i generatori di vapore , la Franco Tosi iniziò a collaborare, rispettivamente, con le aziende americane "Westinghouse Electric Corporation" e "Combustion Engineering Company". Negli anni settanta , nel periodo di maggior sviluppo, l'azienda metalmeccanica legnanese impiegava circa 6.000 lavoratori Con gli anni novanta la Franco Tosi passò di proprietà. Il controllo della società passò infatti all' Ansaldo . Nel 2000 il "Gruppo Casti" acquistò da Finmeccanica l'azienda legnanese. Nell'occasione la società cambiò nome in "Franco Tosi Meccanica S.p.A.".Nel giugno 2009, infine, la Franco Tosi venne acquistata dalla società indiana Gammon Group , specializzata in opere civili.

*LE TAPPE DELLA CRISI

. Il 25 luglio 2013 il tribunale fallimentare di Milano dichiara lo stato di insolvenza per la Tosi a cui ha fa seguito la decisione di porre la società in amministrazione straordinaria . . Ad aprile del 2014 la Franco Tosi, vantava debiti per oltre 200 milioni di euro, di cui 40 con due banche indiane e ben 700 erano state le domande avanzate da altrettanti creditori. Sotto la gestione del commissario incarico dal ministero Andrea Lolli intanto cominciano a vedersi tiepidi segnali di ripresa. A novembre scorso la gestione straordinaria aveva portato a 41 milioni di euro di nuovi ordini. Accanto alla partita per la tenuta occupazionale, continuava quella per individuare un nuovo acquirente. Che vedeva in campo inizialmente la Termomeccanica di La Spezia accanto, agli indiani della Patel. Gli ultimi mesi sono stati decisivi sia per scongiurare il fallimento sia per individuare percorsi in grado di riassorbire pressoché in toto i circa 350 dipendenti.

*IL NUOVO ACQUIRENTE

La Bruno Presezzi è stata fondata nel 1954 dal suo unico socio fondatore. Società di ingegneria, lavorazioni e costruzioni meccaniche con sede a Burago Molgora (Milano). Opera nel settore metalmeccanico per mezzo di una moderna e flessibile struttura tecnico/produttiva, con un organico di circa 150 addetti. Si tratta di un’azienda che ha nell’innovazione uno dei suoi tratti distintivi. Attualmente opera nei seguenti settori: alluminio, energetico, petrolifero, petrolchimico, gas,plastica, legno, acciaio e leghe in genere.

24/04/2015
redazione Legnano
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