La Resistenza nel nostro Paese è stato un grande fenomeno di popolo e, benché, sia passata alla storia maggiormente l’immagine della lotta partigiana armata, non deve essere dimenticato il prezioso ruolo di quei tanti che nella loro quotidianità scelsero, non senza minor coraggio, di opporsi alle violenze e alla barbarie del regime nazi fascista”.

Giovanni Bianchi presidente dell’associazione dei partigiani cattolici è stato uno dei tre ospiti che hanno preso parte questa mattina a Legnano, presso il Cinema Ratti, all’iniziativa promossa dalla Cisl Milano Metropoli “Partigiani senza fucile” organizzata per commemorare il 70 esimo anniversario della Liberazione.

Accanto a Bianchi, l’altro sestese doc Antonio Pizzinato, presidente onorario di Anpi Lombardia e già storico segretario della Cgil, con il professor Guido Formigoni, docente di storia contemporanea all’Università IULM di Milano.

In apertura, il saluto del segretario generale della Cisl Milano Metropoli Danilo Galvagni : “Momenti come questo – ha detto – sono importanti perché il sindacato principali ha tra i suoi doveri quello di tramandare alle nuove generazioni il grande messaggio di democrazia e libertà che sta dietro alla Resistenza nel nostro Paese”.

Giuseppe Oliva, segretario della Cisl Milano Metropoli e già segretario generale del vecchio comprensorio Legnano Magenta Abbiategrasso, ha posto l’accento sul tema al centro del dibattito. “Oggi – ha ricordato Oliva – abbiamo scelto di fare parlare attraverso le loro testimonianze i protagonisti di quel drammatico periodo. Ma abbiamo anche scelto soprattutto – ha aggiunto – di dare voce ad un pezzo di storia, certamente, almeno in parte, meno noto rispetto a quella che fu la lotta partigiana intesa in  senso tradizionale”.

Giuseppina Marcora di Inveruno e oggi residente a Legnano,  Alessandro Monticelli e Giuseppe Stefanoni entrambi di Arconate e all’epoca appartenenti alla Brigata Gasparotto di Cuggiono sono state le testimonianze di alcuni fra i protagonisti della Resistenza nell'Alto milanese.”.

Nel corso dei lavori è stata ascoltata anche la toccante testimonianza di Savino Pezzotta, ex segretario generale nazionale della Cisl che ha ricordato la drammatica vicenda di suo padre, Francesco Pezzotta, deportato dopo l’8 settembre del 1943 e morto nel giugno del 1944. “Anche quella degli IMI (Internati Militari Italiani) è stata una Resistenza popolare e morale. Mio padre al pari di tanti altri soldati, decise di non schierarsi contro i propri stessi fratelli”.

Il 14 maggio il secondo appuntamento, a Milano,  dal titolo  "Fondata sul lavoro" dove verrà approfondito l'art. 1 della Costituzione e dove verranno presentate altre testimonianze della lotta di Liberazione.