Lettera aperta della Cisl
Salvate (dal fallimento) Garanzia giovani

Dopo due anni il progetto è tutt'altro che decollato. In Lombardia su 41.333 iscritti solo 14.314 sono stati presi in carico, poco più di 3mila hanno ottenuto un contratto a tempo determinato e appena 376 a tempo indeterminato. in allegato la lettera

. Il programma di Garanzia Giovani varato a maggio 2014 è entrato nel suo secondo anno di svolgimento, ma è ben lontano dall'essere decollato. Peggio, rischia di rivelarsi un completo fallimento. E' quanto afferma il segretario regionale della Cisl Lombardia responsabile dell'area Mercato del lavoro, Roberto Benaglia, che nella lettera aperta  “Salviamo Garanzia Giovani dal fallimento”, rivolta a istituzioni, imprese e a tutti gli attori coinvolti nel programma, sollecita una drastica revisione dello strumento.

Ad oggi sui 41.333 giovani iscritti al programma in Lombardia solo 14.314 sono stati presi in carico, di questi 4.813 hanno attivato un tirocinio, 3.052 un contratto a tempo determinato e 376 un contratto a tempo indeterminato. “Dobbiamo riconoscerlo, il programma non funziona come deve - afferma Benaglia -. In dieci mesi ottenuto un risultato  che il normale mercato del lavoro lombardo, pur in affanno, ottiene da solo in 2-3 settimane. I numeri dei presi in carico e dei contratti attivati sono irrisori se rapportati ai 260mila NEET e ai 70mila neodiplomati a cui ci si rivolge in Lombardia”. “Regione Lombardia ha avviato d'intesa con le parti sociali misure concrete ma che non stanno funzionando come dovrebbero – prosegue - . Di questo passo i 178 milioni a disposizione della Lombardia resteranno buona parte non spesi. Occorre da  subito modificare la misura, spingendo di più gli enti pubblici e privati a coinvolgere i giovani e mirando meglio e non a pioggia gli incentivi alle assunzioni. O aggrediamo la disoccupazione giovanile e sosteniamo i giovani più ai margini del mercato o falliamo”. Secondo la Cisl Lombardia, i soldi pubblici per le politiche devono fare la differenza. “Incentivare assunzioni o tirocini che il mercato già effettua non è opportuno – spiega Benaglia -. Anche perché l’esonero contributivo e il contratto a tutele crescenti del governo Renzi finiranno per prendere piede da oggi e seppellire nei fatti l’attuale gestione di Garanzia Giovani”.

09/03/2015
ALLEGATI
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