EXPO E AREA METROPOLITANA
I prossimi 100 giorni

di Danilo Galvagni

A meno di cento giorni dall’inaugurazione l’attenzione è giustamente concentrata sull’ultimazione delle opere. Ma Expo Milano 2015 non è solo il sito espositivo di Rho. Ad essere coinvolto è tutto il territorio milanese e lombardo e, da questo punto di vista, siamo ancora un po’ indietro. Non ci sono ancora accordi definiti sugli ‘orari di apertura della città’ nei sei mesi dell’Esposizione: come saranno organizzati i servizi (trasporti, sanità ecc.) e tutto l’importantissimo sistema culturale e dell’intrattenimento. Il problema non è solo economico, quanti soldi arriveranno dai milioni di visitatori di Expo, ma anche d’immagine della città nel mondo. I rischi di figuracce ci sono: si pensi solo a quello che è successo l’estate scorsa con l’esondazione del Lambro e del Seveso.

E se lo stesso succedesse in piena Esposizione universale? Non si tratta di scaramanzia ma del fatto che molti dei problemi, grandi e piccoli, che questa città si porta dietro da anni non hanno trovato soluzione nemmeno con questa amministrazione che doveva essere di rottura con quelle precedenti. Nella storia di copertina di questo numero di Job parliamo della tensione che sta crescendo nelle periferie a partire dall’emergenza casa che, a dire di tutti, ha raggiunto livelli mai visti negli ultimi 25 anni. Non basta qualche abbellimento qua e là: l’immagine con cui ci presentiamo a Expo è, purtroppo, anche quella dei problemi non risolti. Guardare in faccia la realtà non significa indurre nel pessimismo, anzi. Nonostante tutto rimaniamo convinti che Expo sia per Milano e per l’Italia un’occasione eccezionale e bisogna decisamente puntare al suo successo che per essere tale non può limitarsi ai sei mesi dell’Esposizione. Il fatto che il dopo sia ancora tutto da definire un po’ ci preoccupa ed è bene che su questo si faccia al più presto chiarezza.

Il 2015 non sarà solo l’anno dell’Expo ma anche della nascita della Città metropolitana, un nuovo assetto istituzionale del territorio decisivo per lo sviluppo del milanese nei prossimi decenni. Mi sembra che, al di là degli adempimenti di legge, siamo ancora nella fase delle schermaglie per la suddivisione delle competenze tra Regione e Comune capoluogo e fra questo e i Comuni dell’hinterland. Gestione del mercato del lavoro, sistema sociosanitario, politiche abitative, servizi pubblici i cardini della Città metropolitana intorno ai quali non si è ancora capito come ci s’intende muovere. È bene che i prossimi mesi siano dedicati, coinvolgendo anche le parti sociali, a sciogliere questi e altri nodi in modo da poter partire con il piede giusto.

29/01/2015
Danilo Galvagni - segretario generale Cisl Milano Metropoli
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