FISCO
Isee, Caf: Garantiamo l'assistenza, ma si acceleri su convenzione Inps

Valeriano Canepari, Coordinatore della Consulta Nazionale dei Caf: “E’ una scelta che abbiamo fatto per senso di responsabilità nei confronti delle persone che si rivolgono a noi".

I CAF stanno fornendo gratuitamente l’assistenza per la compilazione del nuovo modello, nonostante non sia ancora stata siglata una formale convenzione con l’INPS, come sarebbe previsto dalla norma legislativa.


“E’ una scelta che abbiamo fatto - dice Valeriano Canepari, Coordinatore della Consulta Nazionale dei Caf - per senso di responsabilità nei confronti delle persone che si rivolgono a noi, pur in assenza di formali indicazioni operative. Tutti insieme, i CAF hanno deciso di erogare il servizio nonostante la mancanza di certezze sui compensi per questa attività ci metta in grande difficoltà. Riteniamo infatti inaccettabile che questo problema tra INPS e CAF possa finire per danneggiare i contribuenti, magari facendo ritardare l’erogazione di una agevolazione alla quale si ha diritto in una situazione di difficoltà perché non si riesce a presentare il modello”.


Il nuovo ISEE - ribadisce la Consulta - risponde certamente a criteri di maggiore equità sociale e correttezza fiscale, ma è evidente che è anche molto più complicato da gestire e sia per i cittadini che per gli operatori dei CAF. A fronte di questa maggiore complessità, e del conseguente aumento del tempo necessario a compilare la pratica, i CAF hanno richiesto un incremento dei compensi economici all’INPS come riconoscimento della loro attività.

Ad oggi il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l’INPS, pur riconoscendo le ragioni di quanto richiesto, non hanno ancora presentato una proposta formale di convenzione con relativo adeguamento delle tariffe che – ricorda la Consulta - sono bloccate da nove anni e sono state ulteriormente ridotte due anni fa con i tagli della spending review.


“Senza un aumento congruo degli attuali compensi – conclude Canepari - non saremo in grado di garantire la continuità del servizio sul lungo periodo, se non mettendo a rischio la tenuta economica delle società e i posti di lavoro del personale che vi opera. Per queste ragioni, stiamo sollecitando il mondo politico e istituzionale a farsi carico del problema dell’avvio di uno strumento così importante, senza scaricarne le maggiori incombenze sui soli CAF e di conseguenza sui cittadini.

23/01/2015
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