LEGNANO-MAGENTA
Piccoli segnali di ripresa ma da soli non bastano

"Ci vuole una seria politica  nazionale per l'occupazione in grado di sostenere i timidi segnali positivi che provengono dai territori", sostiene Giuseppe Oliva  segretario di Cisl Milano Metropoli

– “E’ necessaria una seria politica di rilancio in ambito occupazionale che dal livello nazionale discenda a cascata, sino a quello locale. Diversamente, i timidi segnali di ripresa fatti registrare nel secondo trimestre del 2014, non serviranno a far uscire l’Alto Milanese dalle pastoie di una crisi che si trascina da troppo tempo”.

A sostenerlo è Giuseppe Oliva segretario di Cisl Milano Metropoli prendenso a spunto l'inizio dell'anno per fare il punto sull'andamento economico della zona.

UN TERRITORIO CON GRANDI POTENZIALITA’ - “Purtroppo – ha esordito Oliva – rischiamo di ripeterci, ricordando alcune situazioni che nel corso di questi anni, hanno finito per aggravarsi ulteriormente. Certo – ha continuato il sindacalista cislino – il timore è quello di un territorio che s’impoverisce sempre di più a causa di un vero e proprio processo di deindustrializzazione. Ciononostante – ha osservato – sono convinto che questo sia un bacino ancora con potenzialità importanti. La questione è saperle sfruttare al meglio”. In questo senso, il componente della Segreteria metropolitana della Cisl ha rilanciato l’idea di “una politica per il territorio”.

PICCOLI SEGNALI DI RILANCIO - “Senza dubbio – ha spiegato Oliva – ci sono segnali positivi da prendere in considerazione, come il fatto che aumentano le imprese, anche se con un numero più basso di dipendenti (3/4). Questo ad evidenziare che tra la gente c’è voglia di rivalsa, c’è l’impegno a darsi da fare. Ma è solo che unendo le forze che si può uscire da questo impasse”.

PIU’ PARTITE IVA E AVVIAMENTI AL LAVORO - “Senz’altro l’aumento delle partite IVA, così come la crescita degli avviamenti al lavoro nel secondo semestre del 2014 rispetto al primo semestre,  denotano quell’operosità e quella voglia di mettersi in gioco che tradizionalmente caratterizzano questo comprensorio. Anche se – ha poi fatto notare Oliva – i dati sull’occupazione continuano ad essere preoccupanti”.

QUALE FUTURO PER EUROIMPRESA ? - Da ultimo, Oliva è tornato sulla ‘questione Euroimpresa’ e, soprattutto, sulla rinnovata ‘mission’ che s’intende dare all’Agenzia di Sviluppo per l’Alto Milanese.  “Senz’altro è positivo il fatto – ha commentato – di essere riusciti a dare continuità a questa esperienza, ma adesso occorre capire bene, insieme al mondo istituzionale, la vocazione futura di questa realtà e, più ancora, quali progetti andare a sostenere”.

LA QUESTIONE IKEA - E, a proposito di prospettive per il territorio, il dirigente cislino è tornato sulla vicenda IKEA. “La questione di fondo non è essere pro o contro IKEA a priori. Piuttosto occorre capire che questa resta una grande opportunità per il territorio, specialmente in questa delicata fase economica. Porta con sé dei problemi per quest’area? Benissimo, è necessario affrontarli insieme e trovare le soluzioni. Diversamente – ha concluso Oliva – bisogna mettere sul tavolo un’ipotesi alternativa. Ma non si può dire no e basta”.

18/01/2015
Fabrizio Valenti
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