PER IL NATALE
Da Corso Buenos Aires la lezione di ottimismo di Milano all'Italia

Il consorzio della strada ha inventato #shoppingdistrict, un programma di attrazioni per il Natale. E per Expo si va verso 6 mesi di domeniche a piedi.

Un tempo era la Broadway d’Italia, con teatrini e cabaret a tutte le ore e per tutti i gusti. Poi l’abbandono di Corso Buenos Aires, l’arteria milanese che collega la porta est della città, piazzale Loreto, al centro di corso Venezia, è stato progressivo.

Negli ultimi 10 anni la ripresa grazie all’insaziabile voglia (soprattutto estera) di shopping italiano. “Quindi se non siamo capaci di attrarre turisti con le bellezze artistiche almeno non ammazziamo la domanda di shopping”, dice Domenico Zimbalatti, presidente del Consorzio Buenos Aires. E quindi ecco che il chilometro e mezzo più commerciale d’Italia (350 attività) si mette assieme e, come si dice oggi, “fa sistema” con uno spirito ottimista, sostenuto anche da numeri soddisfacenti e da un risveglio delle attività in zona considerevole. Ci sono sì negozi, ma son tornate anche le attività ludiche, la ristorazione che mantiene viva la strada di notte, il teatro e le iniziative culturali. Il tutto sotto un solo hashtag: #shoppingdistrict.

INIZIATIVE – La prima cosa da fare per ridare identità a una zona che da poco è entrata nell’estensione delle passeggiate del centro (la Vogue Fashion Night è arrivata qui lo scorso settembre) è rifarsi il look. E di questi tempi significa presenza di comunicazione soprattutto digitale. Aelle Press con Christian Contessa ha ideato una mascotte (il cagnolone Babu) e marketing per strada e online. “Abbiamo pensato – dice Contessa – che ci fosse bisogno di catturare l’attenzione della famiglia, che dalle ricerche è l’elemento chiave dei fruitori del corso ma allo stesso modo di avere una presenza sul marketing digitale. In strada ci siamo inventati dei cartonati che richiamano le commedie italiane degli anni 80 di Natale. Sul web si vedrà il pupazzo. E per il futuro speriamo di esportare questo modello di comunicazioni in altre città italiane”.

Nello shopping district sono state investite di recente somme importanti per videosorveglianza all’avanguardia. Questo ha fatto diventare la zona una delle più sicure e a un anno dalla fondazione del consorzio si lanciano le iniziative per i cittadini.

Dal 20 al 24 dicembre ci sarà per la prima volta in Italia un servizio gratuito su strada di persona shopper che segue il cliente per gli acquisti mirati e consapevoli. Il servizio si prenota al box posto in piazza Argentina.

Il Baby Pit Stop attivo fino al 6 gennaio, è un’idea per le mamme che vogliono portare con loro i figli durante la passeggiata. In piazza Santa Francesca Romana, dalle 11 alle 17 la Nuk, azienda di prodotti neonatali, mette a disposizione un’area gratuita dove allattare e cambiare i neonati al caldo o fare sosta.

Ilaria Barina, responsabile del progetto per l’azienda dice che “in Italia manca un concetto di questo tipo e noi vogliamo unire l’utilità allo svago per permettere aggregazione”. Barina ha dato disponibilità a continuare la partnership anche in altri momenti dell’anno. Se avrà successo, l’idea sarebbe davvero una piccola rivoluzione a vantaggio delle strade dei nostri centri città a discapito dei freddi (di atmosfera) e impersonali shopping centre. Che restano la spina nel fianco dei piccoli dettaglianti della zona. “Si calcola che sorgeranno attorno Milano 350mila mq di centri commerciali nei prossimi anni – dice Roberto Balsamo, vice presidente del consorzio – e noi non siamo sprovveduti. L’unico modo per reagire è proporre, puntare a passare dagli oltre 6 milioni di visitatori annui del corso a 10 milioni”.

Il piatto forte per aggregazione e svago è comunque la pista di pattinaggio già in funzione, posta in piazza Santa Francesca Romana che funziona con 5 euro (ma gli under 12 entrano gratis) dalle 10 alle 18 ogni giorno. Tutti gli introiti saranno devoluti per le attività di beneficenza della parrocchia.

Insomma un ventaglio di iniziative che fa inorgoglire anche i residenti di zona, e gli immobiliaristi, presenti nel consorzio, che hanno tutto l'interesse affinché il degrado sia allontanato il più possibile. Anzi, la strada appare sulla pista di lancio più in vista per la vetrina importante di Expo 2015. "Puntiamo molto all'evento dell'anno prossimo à -dice Renato Sacristani, presidente della Zona 3 - perché sarà una sfida importante. Si va verso la richiesta della chiusura al traffico del corso per tutte le domeniche di Expo. Bisogna attrarre persone. E la trasformazione di Milano in città metropolitana ci aiuta molto. Di recente il comune ha delegato i consigli di zona alla concessione delle licenze per attività commerciali, che prima per il rilascio richiedevano dispendio di tempi ed energie".

10/12/2014
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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