EMERGENZA CASA
Legnano. Sfratti, va sempre peggio

L'emergenza coinvolge tutto l'Alto milanese. La media è di 4/5 esecuzioni alla settimana. Bighiani (Sicet): situazione drammatica , va estesa l'applicabilità del piano Lupi sulla morosità incolpevole.

Legnano - "Il nostro Paese in questo momento storico ha due emergenze, quella lavorativa e quella sempre più crescente, legata alla casa". E' quanto sostiene Gianangelo Bighiani, responsabile territoriale del SICET CISL per la zona dell'Alto Milanese.
Bighiani si occupa di una vasta area che va dal Rhodense sino all'Abbiatense. Stiamo parlando di oltre mezzo milione d'abitanti. Una fetta consistente della provincia di Milano. Dunque, un "osservatorio privilegiato" rispetto ai bisogni connessi all'ormai ribattezzata 'emergenza casa'.
SFRATTI IN CRESCITA - "La situazione è drammatica - conferma Bighiani - la crisi economica sta peggiorando una situazione già difficilmente sostenibile. Se poi guardiamo a quanto accade in casa nostra, beh, viaggiamo ad una media di 4/5 sfratti a settimana e va sempre peggio".
Ma davanti ad un quadro a tinte così fosche qual può essere il ruolo di un sindacato come il vostro? "Spesso ci sentiamo impotenti - prosegue Bighiani - qui da noi spesso arrivano situazioni ormai disperate dove c'è ben poco da fare. Così diciamo che spesso dobbiamo dare anche sostegno morale. Per queste persone anche essere ascoltate può diventare prezioso".
"Concretamente, invece, quello che possiamo fare è rivolgerci alle Prefetture, affinchè gli sfratti vengano dilazionati. In alcuni casi riusciamo a posticipare di qualche mese. Ma è solo una piccola boccata d'ossigeno".
CARENZA DI ALLOGGI - Altro grosso problema, evidenziato dal sindacalista del Sicet, riguarda la carenza di alloggi. "Quelli popolari sono sempre di meno, stiamo assistendo ad una guerra tra poveri. Ma quel che è peggio, è che in questo modo si rischia di creare veri e propri ghetti".
Peraltro, secondo Bighiani, in alcuni casi le abitazioni ci sarebbero anche. "Ma i Comuni stanno attraversando un momento difficile. Economicamente sono in grosse difficoltà. Così non avendo fondi a disposizione, spesso, le lasciano in condizioni degradate non avendo la possibilità di ristrutturarle".
PIANO LUPI DA ESTENDERE - Per la verità qualcosa all'orizzonte sta cambiando. "Il cosiddetto 'Piano Lupi' sulla morosità incolpevole (cioè per quelle situazioni di perdita di lavoro, messa in mobilità o malattia) - sottolinea Bighiani - può essere una prima risposta, ma così come è stato pensato, diventa profondamente discriminatorio per il nostro territorio. Il provvedimento, infatti, si applica ai Comuni ad alta densità abitativa. Ciò significa svantaggiare pesantemente l'area dell'est Ticino rispetto a quella del Sempione".
L'impegno del Sicet è quindi concentrato a fare in modo che questa norma 'deroghi' al limite imposto dall'alta densità abitativa. Se questa è la situazione in materia di sfratti, non va molto meglio sul fronte dei contratti di natura privatistica.
LEGGE 431 DA RIFORMARE - "Sempre più spesso - ammette il dirigente del Sicet - ci troviamo di fronte a pesanti abusi nei rapporti di locazione. Dalle spese di proprietà, all'adeguamento Istat applicato in maniera scorretta. Sono sempre maggiori le vertenze che si aprono su questo fronte".
"Questo dipende in primo luogo - osserva Bighiani - perchè ci troviamo ancor oggi con una legge, la 431 che ha abolito l'equo canone, liberalizzando il mercato degli affitti, che è profondamente ingiusta e ormai inapplicabile". "E' per questo che come sindacato - conclude il sindacalista - torniamo a ribadire l'esigenza di un nuovo provvedimento in linea con il delicato contesto socio economico del momento
28/07/2014
Federico Venturi
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