PRIMO BILANCIO DEL PROGRAMMA UE
Garanzia giovani: in due mesi 100mila iscritti

La Youth Guarantee è il  programma europeo che dovrebbe favorire favorire l’inserimento lavorativo dei giovani usciti dalla scuola o disoccupati. I soldi ci sono: 1,5 miliardi a livello nazionale e 178 milioni in Lombardia. Ecco come funziona, quali i risultati e quali i limiti.

Il primo maggio 2014 è partita ufficialmente la Garanzia Giovani, il programma europeo di sostegno all’occupazione giovanile.  Con un clic, su un sito dedicato, i richiedenti vengono “schedati” e in un secondo tempo, messi in contatto con enti di formazione o aziende. L’Italia ci rientra come tanti altri paesi, perché nella fascia 15-25 anni ha un tasso alto di inattività. E gli italiani come rispondono?  Al 26 giugno 2014 si sono registrati a Garanzia Giovani in 98.186: 60.667 lo hanno fatto attraverso il sito nazionale www.garanziagiovani.gov.it e 37.519 attraverso i portali regionali  Le regioni i terminali del reclutamento: il 19% dei richiedenti risiede in Campania, seguono Sicilia e Lazio. Anche  politiche di ricerca di lavoro e presa in carico dei richiedenti sono affidate alle amministrazioni regionali.

Il neolaureato, lo studente che ha finito la scuola, o il disoccupato, si iscrive al portale nazionale o regionale e, in base ai dati, viene prestabilita “un’intensità di necessità di aiuto”. Vengono prese in esame l’età, il genere, il curriculum, la durata della disoccupazione, il livello di conoscenza linguistica e il tasso di disoccupazione giovanile nella regione di residenza. In Lombardia ci sono state finora 9.779 iscrizioni, di cui 4.484 da parte dei residenti. Questo significa che oltre 5.200 ragazzi da altre parti d’Italia hanno scelto la regione come punto di approdo

IL SINDACATO - Dice Renato Zambelli di Cisl Milano Metropoli:  «Quando ci sono risorse, progetti e azioni in genere in grado di stimolare il mercato del lavoro è sempre opportuno guardarci dentro. Insomma, non è il momento di stare  a spaccare il capello in quattro ma nemmeno di accettare tutto quello che ci si propone in modo acritico o con l’out out del ‘prendere o lasciare’.

Tirocini, stage, contratti a termine, apprendistato sono tutti strumenti  che possono, se gestiti bene, se si tiene conto degli interessi delle aziende e dei ragazzi in cerca di lavoro. Il punto è sempre quello: non è tanto questione di nuove regole ma di creare le condizioni per generare sviluppo e quindi nuova occupazione. Il progetto Garanzia Giovani rientra a pieno  nel panorama delle opportunità da sfruttare, sia per le finalità che per le risorse messe in campo. Bisogna però stare attenti a creare formule surrettizie di contratti di lavoro o comunque fuori dalle regole normative del mercato del lavoro».

Sono anni che la Cisl si batte per lo smascheramento di situazioni contrattuali che non sono pienamente “oneste”. Zambelli continua: «L’esempio classico è quello dello stage: se serve a creare i presupposti per un’occupazione stabile e regolare, va benissimo; se invece lo si utilizza come espediente per aggirare o allungare  i tempi di applicazione del contratto, allora no. La formazione  deve avere tempi definiti che tengano conto, sì, dell’acquisizione di competenze da parte del giovane lavoro, ma anche delle esigenze delle aziende che non possono aspettare all’infinito, o essere costrette a percorsi formativi dell’apprendistato , abnormi o con tempi anacronistici».

LA POLITICA -  Valentina Aprea, l’assessore della Regione Lombardia all’Istruzione, Formazione e Lavoro ha parlato a Job di come la politica regionale intende Garanzia Giovani: «Non vogliamo che si riduca ad una mera fornitura di servizi burocratici ed amministrativi. Il nostro sistema è innovativo, rimanda politiche che abbiamo fatto e collaudato sia per la formazione che per il lavoro. Ancora prima dell’attivazione del programma, per l’istruzione abbiamo lavorato per garantire raccordo tra sapere e fare, creando il politecnico professionale e gli uffici placement nelle scuole superiori».

La giunta della Lombardia ha approvato l’attivazione di Garanzia Giovani come estensione di Dote Unica Lavoro, che era il programma partito a ottobre scorso per favorire il matching tra giovani e mondo del lavoro. «Il risultato ad oggi è positivo – ci dice l’assessore - il sistema ha già preso in carico oltre 11.300 giovani di cui 7.600 sono stati avviati al lavoro con contratti a tempo determinato, indeterminato, apprendistato e tirocini».

Per leggere i dati, le storie dei ragazzi e tutta l’indagine su Garanzia Giovani, scaricate il nuovo numero di Job in pdf a questo link

http://www.jobnotizie.it/giornale/job-luglio-agosto-2014/9971

04/07/2014
Christian D'Antonio - c.dantonio@jonedi.it
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