SANITA'
Responsabilità medica: la Cisl Medici chiede procedure omogenee in Lombardia per le richieste di risarcimenti. E scrive all’assessore Mantovani.

Bergonzi, Cisl: “Il 99% delle denunce è archiviato, ma i medici si sentono nel mirino. Cresce il ricorso alla medicina difensiva, a danno anche dei cittadini”.

I medici stanno vivendo un forte e crescente disagio. La questione del contenzioso in ambito sanitario (cosa succede se un “dottore” viene accusato di avere commesso un errore?) tiene banco in ospedali e ambulatori. I camici bianchi si sentono nel mirino. Il clima si è surriscaldato dopo che la Regione Lombardia ha assunto la disposizione della Procura della Corte dei Conti, che imputa agli amministratori pubblici la responsabilità erariale se non segnalano alla Corte stessa gli esborsi sostenuti da Aziende ospedaliere e IRCCS, a seguito di richieste risarcitorie da parte di pazienti o loro famigliari, che rientrano nella categoria “colpa grave”. Per questo la Cisl Medici della Lombardia ha presentato all’assessore alla Sanità regionale, Mario Mantovani, una proposta concreta, un primo passo per ristabilire un clima di fiducia tra i medici.


“E’ ormai ben noto che il contenzioso che interessa i medici è in continuo aumento – osserva il segretario generale del sindacato, Arturo Bergonzi -, tanto da essere salito del 134% negli ultimi 15 anni. Sappiamo anche che la quota di procedimenti che vengono archiviati è pari al 98,8% nei casi di sospette lesioni colpose e del 99,1% in quelli di sospetto omicidio colposo (dati Sole 24 ore Sanità). Ma i medici si sentono sotto accusa e per tutelarsi si vedono costretti a ricorrere alla medicina difensiva e a sottoscrivere polizze assicurative a prezzi non più sostenibili. In questi mesi dalle Aziende ospedaliere pubbliche lombarde sono state inviate alla Corte dei Conti parecchie segnalazioni, seguendo però procedure non omogenee e difformi tra enti, aggravando ancora di più lo sconcerto, l’insicurezza e la sfiducia dei medici e degli operatori sanitari che si trovano  paralizzati professionalmente.


Oggi, ogni azienda fa da sé. La Cisl Medici Lombardia chiede all’ assessorato di stabilire procedure omogenee ed eque per l’invio alla Corte dei Conti, con il coinvolgimento obbligatorio e preventivo dei sanitari interessati”. Per raggiungere questo scopo propone di utilizzare la soluzione individuata dalla Fondazione IRCCS Cà Granda – Ospedale Maggiore Policlinico (determinazione n.2941 del 30 dicembre 2013).

31/01/2014
Twitter Facebook