Danilo Galvagni, segretario della Cisl di Milano, replica all'assessore comunale sulla presunta, scarsa collaborazione del sindacato nel fronteggiare la povertà. "Venga vedere le file che ogni giorno ci sono ai nostri servizi, ci consulti prima di decidere e pensi alle tasse che il Comune ha aumentato in questi anni". Allegati: la rassegna stampa
“Sono contento, soprattutto per i milanesi, dell’annuncio dell’assessore Majorino che nel 2014 non ci saranno tagli ai servizi sociali. Anche perché nel 2013 ne sono già stati fatti in abbondanza e sarebbe insopportabile per le fasce più deboli della popolazione subire ulteriori riduzioni.” Danilo Galvagni, segretario generale di Cisl Milano metropoli, torna sulla polemiche che quest’oggi ha tenuto banco sui giornali locali (vedi rassegna stampa allegata) a proposito delle politiche sociale del Comune di Milano.
“Majorino lamenta che ci sarebbe scarsa collaborazione dei sindacati sulla lotta alla povertà. –prosegue Galvagni- . Una condizione che conosciamo benissimo, fosse solo per le file di persone che ogni giorno ci sono ai nostri servizi: stranieri, anziani, disoccupati, senza casa. L’assessore, poi, dimentica (o fa finta dimenticare) alcune questioni che, anche a nome di Cgil e Uil, abbiamo sollevato nel nostro intervento proprio in apertura del suo Forum sulle politiche sociali:
1) L’ultimo incontro con i sindacati risale al 2 luglio scorso. Sappiamo che l’agenda dell’assessore è fitta ma, ad oggi, non si è più fatto vivo.
2) Il peso maggiore della manovra di bilancio 2013 del Comune è indiscutibilmente ricaduta sulle fasce di reddito più basse. E’ colpa dei tagli del Governo centrale ma anche delle scelte di Palazzo Marino: il 418% di addizionale Irpef che pagano i redditi fino ai 34mila euro contro il 115% su quelli oltre gli 80mila, non l’ha ordinato Roma. Non si può dare un servizio con una mano ridurre pesantemente i bilanci familiari dall’altra.
Non parliamo poi degli anziani dove c’è stato un taglio di 6milioni di euro per le residenze e nemmeno un euro in più per l’assistenza domiciliare. Voglio inoltre ricordare a Majorino che se non interveniva il sindacato la riduzione dell’assegno di sussistenza da lui proposta sarebbe passata nel silenzio. L’assessore stia tranquillo – conclude Galvagni - il sindacato sulle questione povertà e in generale sulle politiche sociali c’è e ci sarà tutti i giorni, con la sua forza e i suoi servizi. Questo anche se il Comune sceglie di andare per conto proprio senza condividere progetti e scelte.”