AUMENTANO I MORTI DELLA STRADA
Infortuni, in Lombardia 117mila all'anno. Ma sono in calo.

Secondo i dati Inail si è registrata una diminuzione del 3,7% dei casi di malattia professionale denunciati in regione. Nel 2012 133 m orti sul lavoro.

Nel 2012  in Lombardia sono stati 117.102 gli infortuni denunciati all’INAIL, con un calo del 7,8% rispetto ai 127.018 del 2011. Lo stesso andamento in diminuzione si registra a livello nazionale, dove il calo degli infortuni è del 9,5%. In aumento invece i casi mortali, passati da 125  nel 2011 a 133 nel 2012.

Il Rapporto annuale regionale INAIL 2012 Lombardia è promosso assieme al Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Milano-Bicocca con l'affiancamento di ANMIL (Associazione tra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) con la sua agenzia del lavoro diretta da Claudio Messori e delle imprese che accolgono i lavoratori che devono reinserirsi nel mondo del lavoro, spesso cambiando anche professione.

In sintesi

Per quanto riguarda gli infortuni mortali, da segnalare che dei 133 casi, 63 si sono verificati in ambiente di lavoro ordinario mentre 70 sono da ricondursi al “rischio strada”; di questi ultimi, in particolare, 45 sono “infortuni in itinere”, a fronte dei 32 casi del 2011. In diminuzione invece il dato riguardante gli infortuni mortali in occasione di lavoro, sia di quelli avvenuti in ambiente di lavoro ordinario, sia di quelli provocati dalla circolazione stradale che coinvolgono, principalmente, gli autotrasportatori merci e persone, i commessi viaggiatori, gli addetti alla manutenzione stradale. In particolare, gli eventi mortali in occasione di lavoro sono 88 nel 2012, rispetto ai 93 del 2011.

Se si escludono gli eventi riconducibili al “rischio strada”, si può confermare il trend in diminuzione degli eventi in “occasione di lavoro”. Tale  riduzione è da attribuire a un effettivo miglioramento dei livelli di rischio in atto e, solo parzialmente, alla crisi economica che in regione non ha prodotto un drastico calo degli occupati, che anzi, nel biennio 2011-2012  si sono assestati sui 4 milioni e 270 mila (dato Istat).

Stranieri

La Lombardia registra una flessione degli infortuni che hanno interessato i lavoratori stranieri, passati dai 25.090 del 2011 ai 22.913 del 2012. In aumento, invece, i casi mortali (33 nel 2012 rispetto ai 22 casi del 2010). Nel 2012 gli infortuni occorsi a lavoratori stranieri rappresentano il 22% degli infortuni complessivi a livello nazionale, mentre, se si considerano i casi mortali, la percentuale aumenta al 28%. Marocco, Romania e Albania nell’ordine sono le comunità che ogni anno denunciano il maggior numero di infortuni sul lavoro, totalizzandone oltre il 32%.

Malattie professionali

In Lombardia si è registrata una diminuzione del 3,7% dei casi di malattia professionale denunciati: sono, infatti, 3.035 i casi registrati nel 2012 rispetto ai 3.150 del 2011. Il 78% delle malattie professionali viene denunciato dagli uomini contro il 22% dalle donne e questo mostra come gli uomini siano ancora adibiti ad attività a maggior rischio. Solo l’11% delle segnalazioni provengono dai lavoratori stranieri.

In relazione alle malattie professionali manifestatesi in Lombardia nel 2012 e denunciate all’Inail per la gestione Industria e Servizi, la diminuzione rispetto all’anno precedente ha riguardato quasi tutte le patologie, ma non quelle correlate ad asbesto (mesotelioma pleurico, carcinoma polmonare e asbestosi), le malattie da sovraccarico biomeccanico del ginocchio e da ernia discale lombare. Sono in aumento, in controtendenza rispetto al passato, le denunce per l’i poacusia da rumore . In calo del 54% le segnalazioni per silicosi, del 46% le malattie causate da vibrazioni meccaniche trasmesse al sistema mano braccio e del 50% le malattie neoplastiche causate da polveri di legno duro.

Donne e infortuni

Gli infortuni occorsi a donne, in Lombardia nel 2012, sono pari al 32,7% degli infortuni complessivi denunciati all’Inail. In valore assoluto gli infortuni occorsi a donne, comunque, registrano un calo del 4% rispetto all’anno 2011, mentre il calo per gli uomini è stato del 10%.

Gli infortuni occorsi a donne nel loro complesso avvengono prevalentemente negli ambienti di lavoro ordinario (71%), mentre il restante 29% avviene su strada con e senza mezzo di trasporto. La percentuale degli infortuni in ambienti di lavoro ordinario aumenta al 76% se si considerano le sole donne straniere.  I casi mortali sono in aumento, da 8 casi nel 2011 a 11 casi nel 2012. Un caso è avvenuto in ambiente di lavoro ordinario e ha riguardato una dipendente di una industria chimica che si occupa di lavorazione di resine sintetiche, 6 casi sono stati infortuni in itinere  con mezzo di trasporto e 4 casi in occasione di lavoro con mezzo di trasporto. La strada resta sempre il rischio maggiore, sia in itinere che in occasione di lavoro.

12/12/2013
redazione
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