LOMBARDIA
La crisi non si ferma: altri 2158 licenziamenti a novembre

Si aggrava la situazione occupazionale della regione, il manifatturiero ormai da tempo in ginocchio, continua a subire gli effetti della recessione. Petteni (Cisl). subito confronto su energia, infrastrutture e formazione.

Non si allenta la stretta della crisi sull'economia lombarda. A novembre sono stati altri 2.158 i lavoratori licenziati, iscritti alle liste di mobilità, ben trecento in più del mese precedente.  “Deve partire con forza una battaglia per il manifatturiero, per difendere le imprese che abbiamo e attrarre nuovi investimenti per creare aziende”, commenta Gigi Petteni, segretario generale Cisl Lombardia. “In questi anni si è creata una cultura anti-industriale e ne stiamo pagando le conseguenze - aggiunge -. Occorre tornare a fare politiche per l'industria, a partire dalla Lombardia e per l'intero paese. Se le aziende scappano per andare nel Canton Ticino significa che hanno bisogno di politiche diverse sui temi dell'energia, delle infrastrutture, della formazione”.

IN ALLEGATI LE TABELLE CON TUTTI I NUMERI SULLA SITUAZIONE OCCUAPZIONALE IN LOMBARDIA

05/12/2013
ALLEGATI
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