LEGGE DI STABILITA'
Un'altra occasione persa
di Raffaele Bonanni
Siamo ancora nel pieno della crisi economica e sociale, nonostante qualche timido segnale di rilancio della produzione. Ci sono migliaia di lavoratori in cassa integrazione, centinaia di aziende che rischiano la chiusura per effetto del calo dei consumi e della domanda interna. Il divario del paese e' cresciuto in questi mesi, con un aumento drammatico dei livelli di poverta'  e di emarginazione sociale. Ma il lavoro e lo sviluppo non si costruiscono per legge. Il lavoro per i giovani può arrivare solo da una buona economia,  rendendo più favorevoli gli investimenti e occupandosi delle infrastrutture, dei costi troppo alti dell'energia, dello smaltimento dei rifiuti, delle assicurazioni, della giustizia civile troppo lenta. Ecco perché la legge di stabilità è stata finora una occasione mancata perche' non ha rappresentato quel segnale di svolta, quello choc positivo  che la Cisl si aspettava sia sul versante della politica fiscale, sia per quanto riguarda un sostegno ai consumi e gli interventi per risollevare le condizioni difficili dei lavoratori e dei pensionati. Le tasse troppo elevate stanno strangolando l'economia italiana. Tra imposte nazionali, addizionali e balzelli regionali, provinciali e locali, negli ultimi cinque anni, i lavoratori hanno perso una larga parte di redditi e del loro potere d'acquisto. Abbiamo un fisco irresponsabile dove a causa di una idea distorta di federalismo fiscale manca un azione di coordinamento ed un controllo sui vari livelli di tassazione.
Ognuno fa come vuole. Ecco perchè il sindacato ha protestato nei giorni scorsi in tutte le regioni d’Italia  e  non fara' sconti al governo nazionale, alle regioni, agli enti locali e a quanti non vogliono intaccare questo sistema feudale. Per abbassare le tasse, l’unica strada possibile è quella di tagliare la spesa pubblica improduttiva. Si cominci con il dismettere subito il patrimonio immobiliare e demaniale che ammonta a circa 400 miliardi di euro. Chiudiamo tutti quegli enti inutili, le troppe società in house piene di debiti delle regioni e quelle aziende municipalizzate dove si annidano sprechi, ruberie ed inefficienze. Mettiamo sul mercato le micro aziende statali, regionali o comunali mal gestite, lottizzate dai partiti e che non fanno utili. Riduciamo le consulenze ed il numero esorbitante dei dirigenti pubblici spesso strapagati, legati alla politica e senza alcun controllo di merito. Anche noi siamo contrari ad ulteriori patrimoniali che rischiano di ricadere solo sulle spalle della povera gente, come è accaduto con le eccessive tasse sulle case. Ma un paese civile non può consentirsi di tassare la speculazione finanziaria al 20 per cento, meno del denaro “sudato”, come avviene in tutta Europa. O di proteggere il gioco d’azzardo on line e i video giochi con una tassazione scandalosa dallo 0,6 al 3% delle giocate. Cerchiamo di favorire gli investimenti esteri in Italia, invece di pensare di vendere grandi aziende a capitale pubblico come Eni, Enel, Finmeccanica o Poste che producono reddito, ricerca ed innovazione. E se il Governo ha davvero gli "attributi", come sostiene il Presidente Letta, cominci dalla riforma fiscale e non dalla vecchia ed equivoca ricetta di svendere i “gioielli di famiglia”, ciò che fa prestigio, ricchezza e benessere per il nostro paese. Il sindacato non si tirerà indietro e farà la propria parte perché i soldi pubblici siano utilizzati bene.
La Cisl è pronta a collaborare con il Governo sulla spending review, ma a condizione che tutto si faccia in maniera trasparente e con impegni precisi da parte della politica. I primi a pagare l'irresponsabilita' della spesa pubblica sono i dipendenti pubblici che da sette anni sono senza contratto e senza la possibilità di turn over. Ecco perche' continueremo a tenere alta la nostra pressione, in sinergia con le imprese, perchè da questa crisi si esce solo insieme, senza fughe in avanti o proteste dal sapore populistico.
L'intervento di Raffaele Bonanni è pubblicato sul numero di Job di novembre-dicembre 2013 su www.jobnotizie.it da venerdì 6 dicembre e in distribuzione dal 10 dicembre.

05/12/2013
di Raffaele Bonanni - segretario generale Cisl
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