OCCUPAZIONE
Ma quale ripresa, la recessione continua

A settembre la disoccupazione (dati Istat) è a livelli record: siamo al 12,5%.  Solo due giovani su dieci hanno un posto di lavoro. Bonanni: la situazione è drammatica. Letta ha sbagliato a non cercare un accordo forte con sindacati e imprese prima della legge di stabilità. Le tasse sono troppe: strangolano redditi e consumi

"Siamo ancora in piena recessione. I dati di oggi lo confermano drammaticamente. Ecco perchè è stato un grave errore per il Governo Letta non aver perseguito la strada di un accordo forte con le parti sociali, con il sindacato e le imprese per imprimere, a partire dalla legge di stabilità, una vera svolta nell'economia italiana. Finora ha solo vinto il partito della rendita e dei conservatori della spesa pubblica". Così il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ha commentato i dati negativi dell' Istat sull'occupazione, parlando oggi a Milano al comitato esecutivo della Cisl della Lombardia. "Senza un intervento choc sulle tasse non ci sarà la svolta necessaria per rilanciare l'economia e l'occupazione dei giovani. Troppe tasse strangolano i redditi, i consumi e gli investimenti. Con la politica dei piccoli passi avremo solo altri dati negativi. Ci vorrebbe molto più coraggio da parte del Governo nell'affrontare i veri nodi del paese a cominciare dai tagli urgenti alla spesa pubblica improduttiva, agli sprechi ed alle inefficienze. Non basta nominare un nuovo commissario della spending review per quanto autorevole. Il problema è politico non tecnico. Solo tagliando la spesa pubblica, a cominciare da un decreto legge che sancisca l'obbligo dei costi standard per tutti i settori della pubblica amministrazione, si potranno ridurre drasticamente le tasse ai lavoratori, ai pensionati ed alle imprese che investono. Questo è l'obiettivo della mobilitazione del sindacato. Il nostro sciopero non è contro le imprese. E' contro tutti quelli che vogliono che non si tocchi nulla negli assetti organizzativi dello stato, delle regioni, degli enti locali, delle aziende municipalizzate, di tante realtà centrali e periferiche dove si sperpera spesso il denaro pubblico".

I DATI DELL’ ISTAT: DISOCCUPAZIONE RECORD

Il tasso di disoccupazione a settembre segna un nuovo record, salendo al 12,5%, in rialzo di 0,1 punti percentuali su agosto e di 1,6 punti su base annua. Lo rileva l’Istat (dati provvisori). È il valore più alto dall’inizio sia delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977.

GIOVANI - Mentre a settembre il tasso di occupazione giovanile (15-24 anni) scende al 16,1%, in calo di 0,5 punti percentuali su agosto e di 2,1 su base annua. È un valore che eguaglia il minimo storico. Quindi a settembre sono occupati meno di due giovani su dieci, anche se tra gli under 25 vanno contati anche gli studenti. Il tasso di disoccupazione giovanile, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari in settembre al 40,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,4 punti nel confronto annuo.

IN SINTESI - In dati assoluti a settembre gli occupati sono 22 milioni 349 mila, in diminuzione dello 0,4% rispetto al mese precedente (-80 mila) e del 2,1% su base annua (-490 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,4%, diminuisce di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,2 punti rispetto a dodici mesi prima. Il numero di individui inattivi tra 15 e 64 anni aumenta dello 0,5% rispetto al mese precedente (+71 mila unità) ma rimane sostanzialmente invariato rispetto a dodici mesi prima. Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,1 punti su base annua.

31/10/2013
redazione
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