CONVEGNO DI FONDAZIONE ALTAGAMMA
Per la ripresa Milano si affida allo shopping. Di lusso

Il Quadrilatero si allarga. L’export procede (+2%) e nasce un marchio milanese che racchiude abbigliamento, accessori e altre eccellenze. I risultati del convegno di Altagamma.

Per valorizzare l’Italia e le sue eccellenze servono consapevolezza, orgoglio, capacità comunicativa. Una sfida ambiziosa che ha un sostanziale valore economico per il nostro Paese. Da queste premesse nasce il progetto di realizzare un brand per Milano quale vetrina della produzione creativa nazionale. Un progetto ispirato da Altagamma, la fondazione che riunisce aziende italiane di reputazione internazionale, che operano nella fascia più alta del mercato, Camera della Moda, Cosmit, la società delle fiere milanesi, e dall’Assessorato alle politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca del Comune di Milano. L’Osservatorio di Altagamma dice che la crescita del fatturato moda e lusso nel 2012 è passata dal 13% all’8%, ma aumenta la redditività degli investimenti. Nel mondo i consumi di alta gamma crescono del 2%. Nella moda cresce la Cina del 2,5%, l’Asia del 4%, il Medio Oriente del 6%.

«I risultati positivi fatti segnare nei diversi comparti – dice l’assessore al Lavoro del Comune di Milano Cristina Tajani - , anche in un momento di congiuntura economica difficile come quella attuale, dimostrano come nel mondo vi sia una crescente domanda di eccellenza e di Made in Italy. Come Amministrazione, siamo impegnati nel favorire la cooperazione tra settore pubblico e operatori per valorizzare al meglio la competitività dell'intera industria creativa, affiancando dove possibile anche l'immagine della città, perché Milano è indissolubilmente sinonimo di eccellenza, creatività e qualità».

INIZIATIVE – Per rendere più riconoscibile il made in Italy che parte da Milano, e non solo per difendersi contro le contraffazioni com’è stato fatto finora, arriva il marchio Milano. L’agenzia che ha ideato quello per le Olimpiadi di Londra e quello dell’Expo 2015 (Future Brand) lo disegnerà e poi saranno i milanesi a decidere tra due proposte messe online il 5 dicembre. Poi c’è l’ambizioso progetto di realizzare il distretto dello shopping, l’attrattiva che ha indubbiamente fatto aumentare il turismo in città nell’ultimo decennio. Via la vecchia concezione del Quadrilatero della moda chiuso attorno alle strade che lambiscono via Montenapoleone. Accoglienza significa anche diversificare l’offerta e oltre all’abbigliamento deve includere, nelle previsioni della sinergia presentata da Altagamma, anche l’arte e l’artigianato e il food, così da inserire tutte le strade che dal Duomo portano al quartiere Brera.

CHI CRESCE – L’incontro organizzato da Altagamma, il cui presidente e Andrea Illy, il patron del marchio di caffè italiano più conosciuto all’estero, ha evidenziato anche, come si diceva, la crescita del 2% dei consumi di alta gamma nel mondo, una percentuale che arriva al 6% se non si considera la fluttuazione delle valute (che quest’anno sono state nettamente sfavorevoli per l’Euro, con lo Yen che contribuisce a metà dell’impatto valute). Più performante il canale retail. Gli outlet e il canale online proseguono il loro viaggio a doppia cifra, con l’e-commerce che ormai rappresenta il 4% del mercato globale. Gli accessori si confermano prima categoria per crescita, mentre decelera rispetto agli scorsi anni il comparto hard luxury. Nell’abbigliamento, categoria matura, il segmento maschile si mantiene più dinamico. In termini di geografie l’Asia, pur rimanendo un importante driver di crescita (+4%), cede il posto per tasso di crescita al Resto del Mondo (+6%), guidato dal Medio Oriente, con Dubai nuova meta mondiale dello shopping di lusso. La Cina (+2,5%) lascia il posto per tasso di crescita al Sud Est Asiatico come motore trainante della regione. La politica di svalutazione dello yen ha dato un forte impulso ai consumi interni in Giappone a discapito degli acquisti oltre confine. Anche l’Europa cresce (+2%), spinta soprattutto dai turisti

I consumi in Europa da parte dei turisti extra UE sono al centro dello studio che ne sottolinea la crescita del 13% rispetto allo scorso anno, trainata da cinesi e russi. Nemmeno la nuova normativa Cinese sul turismo del cosiddetto “forced shopping” dovrebbe avere impatti negativi sul business delle destinazioni del turismo e dello shopping Cinese, fatta eccezione per quelle mete, soprattutto asiatiche, in cui erano previste queste formule. Nel medio-lungo periodo, poi, potrebbe portare sviluppi positivi, con l’evoluzione di una più consapevole cultura del turismo e degli acquisti unita alla ricerca delle eccellenze europee.

PREVISIONI - Per il 2014 è prevista una crescita dei consumi superiore rispetto a quella del 2013. Gli accessori in pelle sono la categoria in crescita più significativa, il mercato asiatico riprende velocità e si conferma il trend positivo degli ultimi due anni per quanto riguarda le Americhe ed il Medio Oriente.

Nel 2014 i rapporti di cambio continueranno ad avere un effetto non positivo sull’andamento del settore, in quanto l’euro è previsto rimanere più forte rispetto alle principali valute internazionali.

29/10/2013
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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