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Emergenza sfratti: ciascuno si assuma le sue responsabilità

Più delle chiacchiere servono risorse e decisioni politiche e amministrative. C’è chi scopre in questi giorni l’emergenza sfratti, mentre il sindacato denuncia da tempo la gravità del problema per migliaia di famiglie e agisce ogni giorno per la loro tutela. Il comunicato stampa di Cgil, Cisl e Uil e dei sindacati inquilini milanesi.
 

Chiedere la moratoria degli sfratti è giusto, ma ancora meglio è sostenere la graduazione della concessione della forza pubblica nelle esecuzioni per garantire che le persone non finiscano in mezzo alla strada. Su questo il sindacato ha chiesto un incontro urgente con il prefetto di Milano.
Alla fine di tutto, però, servono case popolari a canone sociale per sistemare le famiglie sfrattate.

Sull’emergenza sfratti e sulla tutela delle famiglie sfrattate ogni livello istituzionale faccia quello che è di sua competenza.

Il Governo stanzi risorse certe per ampliare l’offerta di case popolari a canone sociale; intervenga sulla Legge 431/98 per abolire il regime libero della locazione, alla base dell’aumento esorbitante degli affitti e dei conseguenti sfratti per morosità; regoli per legge la concessione della forza pubblica per garantire, attraverso le Prefetture, il passaggio da casa a casa delle famiglie sfrattate; finanzi adeguatamente il Fondo per il Sostegno all’affitto.

La Regione aumenti le risorse disponibili per gli interventi di recupero degli alloggi sfitti e per la nuova costruzione di alloggi pubblici per allargare l’offerta a canone sociale; eviti di vendere le case popolari o di sottrarle alla loro naturale destinazione; garantisca per legge la funzione sociale dell’edilizia pubblica; aumenti i limiti per l’accesso al Fondo Sostegno Affitti.

Il Comune ristabilisca le condizioni minime di assistenza delle famiglie sfrattate che oggi finiscono in mezzo alla strada senza alternativa, almeno collocandole temporaneamente in albergo; costituisca l’Ufficio Assegnazioni nel quale fare confluire tutti gli alloggi pubblici disponibili, compresi quelli di Aler, per accelerare le procedure di offerta; eviti di sottrarre alloggi dall’ERP per destinarli ad altri scopi; istituisca immediatamente il Fondo per l’incremento dell’edilizia popolare a canone sociale previsto dall’accordo firmato con il Sindacato lo scorso mese di novembre.

Tutti insieme chiedano che il Senato approvi senza modifiche la norma proposta dal Sindacato, già votata alla Camera, che assegna ai Prefetti la possibilità di graduare la concessione della forza pubblica nell’esecuzione degli sfratti.

23/10/2013
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