BILANCIO COMUNALE
Scelta sbagliata e grave. La colpa è di Pisapia

Il segratario di Cisl Milano metropoli Danilo Galvagni  ribadisce il giudizio negativo sulle decisioni di Palazzo Marino: come sindacati avevamo presentato nove proposte ma il sindaco non ha  trovato nemmeno un'ora per parlare con noi.  Se si continua su questa strada non si andrà molto avanti.

- "Avevamo dato, come sindacati unitari, la massima disponibilità a discutere della manovra sul bilancio del Comune di Milano". Dice Danilo Galvagni, segretario della Cisl di Milano. "Purtroppo l'amministrazione guidata da Giuliano Pisapia ha scelto di non prendere in considerazione le 9 proposte del sindacato che, verranno riproposte per il bilancio 2014. Sbagliata nel merito e nel metodo la scelta del comune. Nel merito perchè la soglia di 21mila euro lascia fuori oltre il 60% tra lavoratori e pensionati che saranno costretti a pagare l'Irpef. Nel metodo perchè non è accettabile che il sindaco non trovi un'ora di tempo per un confronto serio coi sindacati. E' una scelta grave che rischia di ripercuotersi sull'insieme dei rapporti tra l'amministrazione e il mondo del lavoro, nel momento in cui sul tavolo ci sono da affrontare questioni rilevanti, che riguardano il futuro delle partecipate, di Atm, a2a, Sea. E proprio quando, in vista di Expo - conclude Galvagni - sarebbe necessario remare tutti dalla stessa parte".

Irpef: l'esenzione  riguarda solo il 38%  dei contribuenti

“La proposta del Consiglio comunale di Milano di fissare l'esenzione Irpef a 21mila euro è un salto nel buio" E' il commento di Danilo Galvagni, segretario generale di Cisl Milano Metropoli, dopo l'annunciato accordo fra giunta e maggioranza  sull'esenzione al pagamento della nuova addizionale Irpef prevista dal nuovo bilancio comunale " A pagare sono sempre i lavoratori - gli impiegati, gli operai - e i pensionati. Secondo le stime del nostro Caf, l’esenzione varrà per circa il 38% dei contribuenti; tutti gli altri dovranno mettere mano al portafogli. Se poi si aggiungono tutti gli aumenti tariffari, si capisce come la situazione stia diventando intollerabile. Non si comprende poi a chi saranno destinati quei 7 milioni di euro che la giunta si riserva di utilizzare. Quadro allarmante dunque, con l'Atm che minaccia anche di tagliare le frequenze, dopo la batosta dell'aumento degli abbonamenti. Si tratta di scelte, nell'insieme, che non disegnano un futuro tranquillo per i lavoratori e i pensionati milanesi

SINDACATI: LE FASCE DI ESENZIONE DELL'IRPEF VANNO RIVISTE (14/10/2013)

“Non abbiamo fatto altro che comunicare i dati della rappresentanza sindacale, lo specchio dei redditi dei lavoratori”, spiega Danilo Galvagni (nella foto ), segretario della Cisl di Milano, al termine dell’incontro delle organizzazioni sindacali con Basilio Rizzo, presidente del consiglio comunale e degli altri capigruppo di palazzo Marino. “Le due fasce, lavoratori dipendenti e pensionati, vanno dal reddito di 20.000 a 33.500 euro. Ed è naturale che se queste categorie vengono colpite pesantemente dagli aumenti delle tariffe, dei servizi e anche dall’Irpef andranno a vivere altrove. A Milano, così, non si campa. Per noi è inaccettabile l’aumento delle tasse Questi sono i dati sui quali abbiamo invitato il consiglio comunale a riflettere. Ma naturalmente c’è altro su cui ci piacerebbe discutere. anche con l’amministrazione. Ad esempio - continua Galvagni - la spending rewiew non ha toccato gli stipendi d’oro dei dirigenti delle partecipate. Ma anche sulle scelte per l’housing sociale bisogna intenderci, perché la povertà si è allargata e il bisogno di casa colpisce anche quello che era il ceto medio. Ora – conclude Galvagni -. stiamo lavorando ad una iniziativa unitaria, per far capire meglio le nostre proposte”.

“Ci hanno dato un contributo di idee importante, la prossima volta ne parleremo anche in commissione – dice Basilio Rizzo, presidente del Consiglio comunale, dopo l’incontro dei capigruppo con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, sul bilancio – certo la partita vera si gioca per il bilancio 2014. Abbiamo discusso dell’insieme della manovra, e terremo conto delle loro proposte. I sindacati hanno l’esigenza di costruire un dialogo anche con la giunta, e pensano di non essere consultati a sufficienza. Ormai si parla del 2014, per il bilancio 2013 si tenta di salvare il salvabile. I sindacati chiedono di far rientrare la maggior parte dei lavoratori nei limiti dell’esenzione Irpef, per lo meno, a livello dello scorso anno (33.800 ndr)”. Al momento pare che il limite possa essere elevato fino a 24.000 euro.

ALLEGATO IL VOLANTINO DEI SINDACATI

LETTERA APERTA A PISAPIA

Lettera aperta dei segretari confederali di Cgil, Cisl Uil, Graziano Gorla, Danilo Galvagni e Walter Galbusera al sindaco Giuliano Pisapia, agli assessori competenti e ai capigruppo a palazzo Marino sul bilancio. «Non possiamo sottovalutare la difficoltà oggettiva che vivono gli Enti Locali a causa della grave situazione economica, delle contraddizioni e dei ritardi delle decisioni sul riordino della finanza locale»,.si legge tra l'altro nella missiva. «Siamo altrettanto consapevoli che le decisioni sono inevitabili per il forte taglio dei trasferimenti dello Stato ai Comuni e che lo Stato deve rispettare gli impegni assunti nei confronti dei Comuni di copertura delle risorse per quanto riguarda l’IMU sulla prima casa. Ma non possiamo nello stesso tempo condividere scelte che consideriamo inique e che vanno in direzione opposta alla linea strategica indicata unitariamente dalle organizzazioni sindacali Cgil Cisl Uil. Gli obiettivi sono l’effettiva riduzione del prelievo fiscale Irpef sui redditi medio bassi di lavoratori e pensionati, a partire dalle fasce più deboli».

LA CRISI E L'IRPEF - Poi un ampio paragrafo sulla crisi. «In questo contesto riteniamo che Il bilancio 2013 proposto dalla Giunta del Comune di Milano presenti aspetti di grave iniquità tali da rendere necessarie profonde modifiche. Il bilancio non è stato mai discusso in termini organici. L’assessore ha semplicemente comunicato l’ammontare del disavanzo, illustrando il metodo adottato nei rapporti con gli Assessorati per la riduzione della spesa. Non è per noi accettabile un aggravio dell’addizionale Irpef, in particolare per i redditi lordi inferiori alla soglia dei 33.500 euro. Tale misura costituirebbe una forma di accanimento nei confronti di contribuenti onesti che versano in regime di sostituto d’imposta creando una grave iniquità poiché stiamo parlando anche di redditi modesti, quando non modestissimi, in considerazione del costo della vita in una città come Milano».

LA PIATTAFORMA DEI SINDACATI

I NOVE PUNTI -  «Per queste ragioni riteniamo pregiudiziale un confronto sui criteri e sulle decisioni che hanno determinato la spending review e sulle alternative possibili. Una volta determinato il fabbisogno per il pareggio di bilancio è necessario individuare un insieme di provvedimenti utili al raggiungimento degli obiettivi tra cui indichiamo:

1) Potenziamento della lotta all’evasione fiscale in collaborazione con Agenzia delle Entrate e GDF, i cui proventi verrebbero introitati direttamente dal Comune. A questo va accompagnata una riflessione sulla efficacia dei nuovi strumenti di riscossione in riferimento alle somme che a vario titolo il Comune dovrebbe recuperare.

2) Revisione tariffe servizi su base ISEE, introducendo l’ISEE istantanea, con l’estensione della verifica ai canoni e ai contratti ad equo canone degli inquilini delle case di proprietà comunale, laddove applicati senza alcun riferimento alla condizione economico-sociale.

3) Valutazione urgente sulla reale equità ed efficacia dei provvedimenti già assunti per Atm.

4) Estensione dell’operazione degli anticipi sui dividendi futuri versati dalle società partecipate.

5) Valorizzazione, sulla base di un progetto organico per un più razionale e redditizio utilizzo, anche in vista di Expo 2015, di tutte le proprietà comunali dismesse o inutilizzate e delle proprietà di maggior pregio (es.Galleria).

6) Revisione del Patto di Stabilità interno, come richiesto dai Comuni, e in previsione di Expo 2015 e richiesta di un contributo straordinario per gli investimenti del Comune di Milano in Expo 2015.

7) Valutazione sulla ottimizzazione delle entrate per oneri di urbanizzazione all’interno di un progetto più generale di riqualificazione delle aree e del loro utilizzo con attenzione al fabbisogno abitativo sociale.

8) Valutazione sul ruolo di tutte le società partecipate attivando anche processi di concentrazione attraverso una politica industriale di rilancio per le infrastrutture ed i servizi a supporto dell’economia locale e nazionale.

9) Applicazione dell’Accordo sottoscritto sulle politiche della casa tra i sindacati degli inquilini e le organizzazioni sindacali confederali; in particolare si richiede di introdurre meccanismi di controllo sulle morosità così da colpire coloro che possono pagare, ma invece evadono il canone. Il sindacato, che intende ribadire alla Giunta queste valutazioni e proposte, chiede ai Gruppi Consiliari del Comune di Milano un incontro per una comune riflessione e avvierà una fase di ulteriori iniziative e mobilitazioni per ottenere in primo luogo la revoca della proposta di aumento dell’addizionale Irpef e delle scelte di aumento indiscriminato delle tariffe».

23/10/2013
redazione - info@jobedi.it
ALLEGATI
4f699762d6a0939edda6f6135fe1b638
Twitter Facebook