LAVORO 2015
Expo, là dove volano le professioni

Forse non salta sempre all'occhio, ma l'Expo sarà anche nota conme Esposizione Universale. E proprio come come quella che vide i natali a Parigi nel secolo scorso e di cui la Torre Eiffel è ancora testimone importante, sono molte le figure ricercate nei diversi ambiti lavorativi. Aticolo tratto dal mensile Job, tra pochi giorni in distribuzione...

Sono tante le aspettative che stanno crescendo intorno alla prossima Esposizione universale del 2015. Una delle domande è: Expo porterà lavoro, di che tipo, quanti posti rimarranno dopo l’evento? Per capirci meglio  Cgil, Cisl, Uil di Milano  hanno commissionato una ricerca su “quali figure professionali saranno necessarie e quali le competenze”. Uno strumento di supporto per orientare e facilitare la progettazione e la realizzazione degli interventi formativi e le misure di politica attiva del lavoro e di reinserimento sociale legate a Expo. Gli effetti occupazionali derivanti dall’evento rappresentano infatti uno degli aspetti più rilevanti sui quali lavorare in fase di organizzazione. In primo luogo, si è deciso di concentrare l’attenzione sulle aree e sui profili professionali che svolgeranno la propria attività nel corso dell’esposizione (1 maggio - 31 ottobre 2015). Sulla base della stima effettuata (vedi grafico a lato) costruzioni, attività fieristica e servizi alle imprese sono le aree di attività in cui è previsto il maggior numero  di addetti. Insomma, quei settori che generalmente rientrano nella categoria del terziario. Expo spa, la società che gestisce l’evento, ha annunciato che saranno circa 800 i posti di lavoro che gestirà direttamente, poi c’è tutto il resto.

DALL’ANIMATORE ALL’INGEGNERE


Dallo steward all’arredatore, dal copywriter al medico. Sono innumerevoli le figure professionali coinvolte, nel medio e lungo termine. Dal personale richiesto per gli spazi espositivi alle esigenze di alberghi, ristoranti, parcheggi, lavanderie, per accogliere, ospitare e andare incontro alle esigenze dei visitatori e delle delegazioni dei Paesi partecipanti. Un esempio è l’animatore sociale, un lavoratore che sviluppa attività di vita comunitaria sia occasionale che permanente, con finalità preventive e di integrazione sociale. L’animatore promuove lo sviluppo della crescita personale, dell’inserimento e della partecipazione sociale dei soggetti, definendo interventieducativi, sociali e culturali. Sono 20 milioni le persone che arriveranno a Milano da tutto il mondo con una media di 150mila visitatori al giorno.

FORMAZIOANE E RECLUTAZIONE

Da qui la necessità di formare e reclutare figure  professionali adatte competenti in eventi fieristici, con mansioni specifiche legate all’accoglienza e alla circolazione delle informazioni (hostess, facchini, receptionist, guardarobiere, costumer services, volantinisti); all’amministrazione (addetto contabile, recupero crediti, finanziamenti, segreteria, gestione del personale, archivio, data entry); alla ristorazione (cuoco, lavapiatti, pasticcere, pizzaiolo, barman); a ruoli come ingegnere, geometra, idraulico, giardiniere, elettricista, tecnico informatico, falegname, architetti, paramedici. E poi addetti - ovviamente- alla comunicazione a tutti i livelli (grafico, visual merchandiser, marketing).Un bacino occupazionale che va oltre Milano e  Lombardia, perché, com’è ripetutamente ribadito, l’evento ha portata nazionale. Un altro settore dove ci si apetta un consistente sviluppo dell’occupazione è quello dei trasporti per le necessità di collegamento tra i padiglioni di Rho e il resto della Regione. Milano si sta preparando, manca poco e il tempo stringe. Vale la pena ricordare che la Torre Eiffel di Parigi è stata costruita in meno di due anni, per l’Esposizione universale del 1889.

30/09/2013
Benedetta Cosmi - info@jobedi.it
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