“Basta con la caccia al tesoro nelle tasche vuote dei milanesi! Il comune deve proporci una politica dei servizi e degli investimenti – tariffe incluse – coerente con le necessità che ha questa città”. E’ questo il commento lapidario di Danilo Galvagni, segretario generale di Cisl Milano metropoli, all’ultima uscita di un componente delle giunta comunale di Milano. Pierfranco Maran, assessore alla Mobilità, mette le mani avanti: al sistema dei trasporti milanesi mancano all’appello 100 milioni. Di conseguenza, se non interviene lo Stato, oppure la Regione, non resta che aumentare ancora il biglietto del tram. C’è anche chi parla di un allargamento dell’area C per incassare più soldi. A farne le spese sempre i soliti: i pensionati, i lavoratori e gli studenti che hanno appena (1 settembre) subito l’aumento degli abbonamenti annuali. Incredibile, insopportabile, inaccettabile. Ci avevano detto che i servizi sociali e le tariffe non sarebbero state toccate. Invece ogni giorno c’è una sorpresa: welfare, cancellazione del contributo affitti, ora i trasporti e sicuramente non è finita. Ma Pisapia non aveva detto che il criterio guida della sua giunta è l’equità?