AMMORTIZZATORI SOCIALI
Se la cassa non arriva ci pensa la Fondazione Welfare

Due milioni e mezzo per anticipare i soldi ai lavoratori in cassa integrazione in attesa  che lo Stato eroghi il dovuto. Saranno interessate dalle 4mila alle 5 mila famiglie milanesi.  Gli aventi diritto e cosa si deve fare per accedere al contributo. Galvagni (Cisl) " Un provvedimento concreto per chi è particolarmente in difficoltà".

Parte il progetto “Anticipazioni ammortizzatori sociali”, il fondo di due milioni di euro che consentirà alle banche aderenti di erogare fino a dieci milioni di credito per i lavoratori in cassa integrazione. Grazie a questo strumento sarà possibile chiedere l’anticipo dell’integrazione salariale non ancora percepita dall’istituto di previdenza. Lo ha annunciato stamane il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, presentando il partenariato di Welfare Ambrosiano, la fondazione milanese che, secondo il sindaco «raggruppa il meglio della società civile e istituzionale della città».

DI COSA SI TRATTA  - «Si tratta di un progetto importante - ha spiegato il segretario generale della Cisl milanese, Danilo Galvagni –, perché sono sempre di più le persone in difficoltà, che non possono permettersi di aspettare i normali tempi tecnici di erogazione dell’ammortizzatore. La Fondazione Welfare Ambrosiano è un ente non profit che promuove interventi concreti a favore dei lavoratori che vivono momenti di disagio transitori. È costituita da Cgil, Cisl e Uil, Comune, Provincia e Camera di Milano. Non c’è il sistema imprenditoriale, che mi auguro colmi presto questa lacuna».

Questa iniziativa, secondo il sindaco, «dimostra la capacità della Fondazione Welfare Ambrosiano di affrontare i bisogni reali dei lavoratori e dare loro risposte tempestive. Per chi deve mantenere una famiglia, pagare un mutuo e arrivare a fine mese i ritardi nell’erogazione della cassa integrazione possono essere intollerabili. La realizzazione di questo progetto è frutto di un notevole lavoro di squadra tra Istituzioni, rappresentanze sociali e mondo economico: una bella dimostrazione della capacità della Fondazione Welfare di far dialogare più soggetti della città in grado di dare risposte a problemi immediati».

Milano è senza dubbio la città che sta facendo di più in favore di chi ha perso o sta perdendo l'occupazione. Il progetto si rivolge a tutti i lavoratori occupati presso aziende e realtà produttive della Provincia di Milano che sono in attesa da oltre 2 mesi dell’indennità di Cassa Integrazione Straordinaria, Cassa Integrazione in deroga o Contratti di Solidarietà con la sola esclusione dei titolari di CIG ordinari.

La finalità del progetto è quella di velocizzare i tempi, semplificare la certificazione e allargare le anticipazioni sociali che oggi riguardano solo la CIGS a zero ore garantendo così un sostegno temporaneo al reddito dei lavoratori, che è una delle principali prerogative e obiettivi della Fondazione Welfare Ambrosiano. In base all’andamento della cassa integrazione e alla persistente crisi economica e occupazionale, si ipotizza che potranno ricorrere al progetto Anticipazioni ammortizzatori sociali circa 4.000/5.000 soggetti l’anno. Le anticipazioni, per un massimo di 7 mensilità e non oltre i 6.000 euro, saranno erogate dagli Istituti di Credito aderenti al progetto: Banca Prossima (gestore del fondo di garanzia), Intesa Sanpaolo, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare di Vicenza, Banca Credito Coop. Cernusco sul Naviglio, Credito Valtellinese, Monte Paschi di Siena, Gruppo UBI (Banca Pop. Comm. Industria, Banca Pop. Bergamo, Banco di Brescia), Unicredit.

DATI - Secondo un’indagine della Camera di Commercio, a Milano della crisi pesa sulle famiglie e in futuro andrà peggio, la metà deve far quadrare i conti con 25 mila euro all’anno, una su tre vedrà poi ridursi il reddito perché arriveranno meno guadagni o perderanno il posto di lavoro. La disoccupazione è cresciuta in un anno di due punti percentuali, oggi tocca l’8%, per chi ha tra i 20 e i 24 anni, uno su quattro non ha lavoro. «Secondo i dati presentati della Camera di commercio - ha dichiarato Massimo Ferlini, membro di giunta dell'ente camerale milanese - emerge come mantenere la famiglia costi in media circa 3 mila euro al mese. Oggi sette nuclei milanesi su dieci non riescono più a risparmiare, spendendo tutto per mantenersi e le prospettive di reddito sono in calo, legate all’occupazione. Sono alcuni indicatori che rileviamo, di una fatica quotidiana ormai diffusa. È bene che oggi le istituzioni siano unite per offrire un nuovo strumento effettivo per aiutare chi si trova in una contingenza difficile da superare. Milano non è certo città dell’individualismo e della solitudine, ma, grazie soprattutto alle sue imprese, dell’opportunità e della partecipazione. Sempre più deve essere, grazie a  queste iniziative condivise, città col “coeur in man».

Per Romano Guerinon, direttore generale della Fondazione Welfare Ambrosiano, il tema del welfare «è legato ai bisogni civici primari di un territorio e caratteristico delle democrazie più evolute, inclusive, su misura di cittadino. In questo momento di profonda crisi economica diventa ancora più importante poter disporre di uno strumento così significativo per  dare una leva alle famiglie che si trovano in seria difficoltà, e sono molte. Si parte da chi è senza lavoro, con una risposta immediata grazie all’anticipo della cassa integrazione. Uno degli obiettivi è tramite un ammortizzatore che sta crescendo nelle  funzioni e nell’attività, contrastare la crisi stessa, favorendo la ripresa del nostro tessuto economico e sociale».

Da oggi sarà possibile accedere agli sportelli seguendo le indicazioni reperibili sul sito della Fondazione (www.fwamilano.org ) e nella documentazione che sarà diffusa negli ambiti lavorativi. interessati.

17/09/2013
Christian D'Antonio
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