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Sussidio agli anziani: si dimezza per colpa del 'buco'

Il Comune di Milano ha annunciato un drastico taglio al sussidio per chi ha la pensione sociale e non ce la fa ad arrivare a fine mese. Saronni (Cisl): chiediamo un incontro, non si può predicare bene e razzolare male.

Sono 3.300 le persone anziane che a Milano ricevono ogni mese un assegno per integrare il loro introito. Finora l’assegno era di 249 euro, da subito il Comune ha deciso di abbassare la cifra a 125 euro. L’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino si dice costretto a farlo. Soliti problemi di bilancio a cui si aggiunge anhe la congiuntura difficilissima della crisi che investe tutto.

La crisi, appunto. Un’ondata di ristrettezze a cui sono abituati i più deboli, che però ora devono fare i conti con veri problemi di sopravvivenza. Per questo il segretario della Cisl di Milano, Beppe Saronni dice che “la decisione dell’assessore Majorino e dell’amministrazione comunale di dimezzare il sussidio che, da decenni, viene erogato ai pensionati titolari di pensione sociale (459 euro al mese) è sbagliata». Per Saronni «oltre che con i soliti problemi di bilancio, l’assessore motiva questa scelta con la necessità di verificare che tutti i percettori ne abbiano titolo. Secondo noi bisognerebbe fare il contrario: prima andrebbero individuate le eventuali situazioni di irregolarità e poi si dovrebbe intervenire. Altrimenti si rischia di penalizzare in modo indiscriminato tutte le oltre 3.000 persone che già vivono in condizione di estrema fragilità. non si era detto che si sarebbero tutelate le provvidenze sociali? Il risparmio sarebbe di circa 400mila euro: sono risorse che si possono trovare in altro modo. otre al merito, che contestiamo fermamente, riteniamo che sia scorretto anche il metodo: a Milano il sindacato rappresenta migliaia di persone, riconoscere questa rappresentanza vuol dire condividere le decisioni, soprattutto quanto riguardano le fasce deboli della cittadinanza. A quanto pare l’assessore predica bene ma razzola male. Adesso basta, noi siamo pronti ad un incontro urgente e chiediamo il ritiro immediato del provvedimento».

06/06/2013
Christian D Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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