SECONDO UNA RICERCA DI CAMCOM
La smart city fa guadagnare 1,5 miliardi

Con l'amministrazione snella e l'energia pulita si guadagna in velocità, interconnessioni e sostenibilità. Ad oggi i progetti attivi sono più di 70. Milano è prima in Italia ma appena dentro la top 50 mondiale.

Si parla spesso negli ultimi tempi di smart city e di come fare per sfruttare al meglio i finanziamenti europei che “svecchiano” gli apparati vetusti delle nostre amministrazioni. Ma quanto farebbe guadagnare al business di una città come Milano questo svecchiamento?

La risposta arriva da una ricerca della Camera di Commercio: creare una smart city sarebbe un vantaggio da 1,5 miliardi per le imprese milanesi, grazie a meno impegni burocratici, accesso più veloce alle informazioni, interconnessione più efficiente con la propria rete di clienti e di fornitori.

TEMPI - I tempi attesi per arrivare a una Milano smart-city all’avanguardia sono dai 5 ai 10 anni. Ma gli investimenti in infrastrutture per Expo possono contribuire ad accelerare. Dove investire per avere davvero una smart-city? Secondo la ricerca a cui hanno aderito 200 realtà produttive milanesi nel mese di aprile, gli imprenditori per un terzo (33,9%) puntano sulle infrastrutture, a partire dalla rete a banda larga, pagamenti elettronici, ma anche sullo sviluppo sostenibile (26,3%) e sui servizi smart (infomobilità, eHealth, ecc.: 18,8%). Tra i tipi di servizio che si vorrebbero dal progetto Smart City, il 26,9% punta sulla rete wi-fi diffusa su tutto il territorio della città, ma anche la possibilità di ottenere informazioni in tempo reale sui vari aspetti del vivere e lavorare quotidiano (17,7%). Il voto che gli imprenditori danno alle loro attività in quanto ad essere “smart” arriva alla sufficienza (6). Gli imprenditori promuovono un po’ di più loro stessi per l’utilizzo delle nuove tecnologie nella sfera privata (6,4). Milano è sulla buona strada a giudicare dagli aggettivi scelti per descriverla: prima di tutto attiva (30,1%), ma anche  efficiente (6,5%).

“Creare una Milano smart – ha commentato Erica Corti , membro di giunta dalla Camera di Commercio di Milano – significa migliorare la qualità della vita dei cittadini, rafforzare la competitività e l’attrattività della nostra città a livello internazionale. Una strada da seguire con impegno e determinazione, in cui Expo può rappresentare un acceleratore per costruire la città intelligente.” “Saranno Milano, Genova e Torino - i tre vertici dell’ex “triangolo industriale” del Paese - a guidare nei prossimi anni il progresso di evoluzione e trasformazione delle città italiane più intelligenti, grazie a una cooperazione interregionale capace di ridurre gli sprechi energetici, progettare un trasporto pubblico e logistico a basso impatto ambientale, sperimentare progetti di innovazione sociale a partire dall'uso intelligente delle tecnologie". Così l’assessore alle Politiche del Lavoro, Ricerca e Università Cristina Tajani ha annunciato la firma del protocollo d’intesa tra le tre città capoluogo, che avverrà il prossimo 30 maggio a Torino.

“Il Comune di Milano – conclude l’assessore – prosegue nella sua visione di condivisione tra privato e pubblico per valorizzare le tante capacità progettuali presenti sul territorio insieme a imprese, università, enti e associazioni di cittadini”.

CAMMINO -  Il cammino di Milano verso Smart City ha preso il via due anni fa e ad oggi conta oltre 70 progetti e iniziative tesi a sviluppare il risparmio energetico, la sostenibilità e l’innovazione tecnologica: 8 App già attive, 11 progetti finanziati dall'Unione europea per un controvalore di 200 milioni di euro, 500 hot spot wi-fi attivi, 140 'data set' a disposizione di ricercatori e utenti per lo sviluppo di applicazioni e oltre 6.000 km di fibra ottica posata. Numeri che collocano Milano al primo posto in Italia e al 46° nel mondo su circa 500 città tra le più innovative a livello internazionale (Roma è 75°, Torino 88°), secondo i dati 2thinknow Innovation Cities™ Index 2012-2013.

23/05/2013
Christian D Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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