SINDACATO
Cisl Lombardia: Petteni confermato segretario

Lanciato un fondo di solidarietà a favore dei lavoratori e delle famiglie in difficoltà e un appello a Cgil e Uil per, dopo il Primo maggio unitario, varare insieme azioni concrete sugli obiettivi comuni  del lavoro e del sociale.

Dopo il congresso, il 29 e 30 aprile, Gigi Petteni è stato rieletto all'unanimità segretario generale della Cisl Lombardia. Il consiglio generale regionale, riunitosi questa mattina a Milano nella sede di via Vida, ha riconfermato il segretario generale e la sua squadra di segreteria, composta da: Roberto Benaglia, Osvaldo Domaneschi, Ugo Duci, Paola Gilardoni. “Voglio ripartire subito con un gesto che sia il segno concreto di quel mutualismo che vogliamo. Una parte del mio stipendio sarà destinata alla creazione di un fondo sociale per i lavoratori in difficoltà e le loro famiglie _ afferma Petteni _ Per questo chiedo al nostro gruppo dirigente e ai nostri operatori di dare un'ora, un minuto, una giornata di lavoro”. “Nei prossimi giorni aprirò il dialogo con le altre organizzazioni sindacali e con le controparti _ aggiunge _ per allargare a tutti questa iniziativa e far partire realmente qualcosa di concreto rispetto ai bisogni che dobbiamo affrontare”. Quanto al confronto con la Regione, Petteni rilancia l'emergenza-lavoro: “Da subito lavoreremo perché si possano fare almeno due accordi nell'immediato: uno sui contratti di solidarietà e uno sulle questioni sociali prioritarie”. All'indomani poi delle manifestazioni unitarie del Primo maggio, il segretario generale della Cisl Lombardia invita Cgil e Uil a non accontentarsi di un accordo sulla rappresentanza e della manifestazione unitaria del 22 giugno. “Dobbiamo creare da subito le condizioni per fare delle azioni _ afferma Petteni _ e soprattutto per condividere obiettivi comuni, a partire da quelli che abbiamo posto sui temi del lavoro e del sociale”.

PATTO PER IL LAVORO  30/04/2013

Subito un patto “per il lavoro e l'impresa”, per rilanciare lo sviluppo e l'occupazione. E' la proposta che la Cisl Lombardia lancia a imprenditori e istituzioni dal suo XI congresso regionale, riunito da ieri alle Officine del volo di Milano. “Dobbiamo agire tutti insieme, imprese, sindacati, istituzioni, e la priorità va data ai contratti di solidarietà, agli incentivi per le assunzioni – afferma Gigi Petteni, segretario generale Cisl Lombardia -. I dati degli ultimi quattro anni sono drammatici. Il tasso di disoccupazione è raddoppiato, passando al 7,86%. I disoccupati di lunga durata sono cresciuti dall'1,8% al 3,57%. Le ore di cassa integrazione sono passate da 35 milioni a oltre 64 milioni”. “Un altro strumento per favorire l'occupazione - aggiunge - è rappresentato dai contratti generazionali, un'idea che sosteniamo con convinzione fin dall'inizio, un mezzo per mettere in connessione l'esperienza lavorativa più consolidata con la necessità di creare opportunità per i giovani”. Tre le emergenze strategiche, per la Cisl lombarda: manifatturiero, edilizia, Expo. “Il settore manifatturiero lombardo deve essere sostenuto con politiche specifiche di sostegno – afferma Petteni -. Così come speciale attenzione va data alla crisi del settore edile, che negli ultimi cinque anni ha perso 60mila addetti”. La Cisl regionale lancia poi la proposta di avviare un grande processo di formazione e riqualificazione dei lavoratori.  Quanto al rapporto con la Regione, dalle assise in corso a Milano la Cisl lombarda non usa mezzi termini: “In tema di contrattazione non faremo sconti – afferma il segretario generale -. L’autonomia delle parti è sacra, ma ciò non può esimere dalla necessità di un sostegno a ciò che insieme contrattiamo su welfare, occupabilità. È necessario far convergere l’iniziativa privata e gli interventi pubblici per stimolare e attrarre investimenti, anche attraverso lo studio dei dettagli delle crisi aziendali per selezionare quelle realtà che possono essere salvate con politiche “alte””. “Un punto è assolutamente urgente e prioritario – aggiunge -: portare a casa le giuste risorse per la Lombardia su ammortizzatori in deroga. E, subito dopo, andare oltre con un impegno concreto sui contratti di solidarietà e il sostegno alle parti se sapranno realizzare un “patto per il lavoro e l’impresa””. A Cgil e Uil la Cisl lombarda ribadisce l'invito a muoversi insieme su obiettivi comuni. “Per noi il rapporto con la politica deve essere improntato alla sobrietà e all'autonomia – sottolinea Petteni -. I dati sulle difficoltà del lavoro e sulle ricadute sociali della crisi sono drammatici: lavoriamo insieme per un patto per il lavoro, per un rapporto più deciso e innovativo con il mondo delle imprese, per azioni comuni su legalità e integrazione. Quanto alla riforma organizzativa della Cisl in Lombardia, che in sei mesi ha portato da 14 a 8 il numero delle strutture territoriali, Petteni ribadisce l'importanza di dare “centralità al ruolo dei delegati, cuore del progetto sindacale”. E, per non limitarsi a dichiarazioni di principio, la Cisl Lombardia uscirà dal suo XI congresso con una novità di rilievo: sarà costituita una “consulta” di delegati che dovrà affiancarsi al consiglio generale (il “parlamentino” della Cisl) e che sarà coinvolta sempre nelle discussioni e nelle decisioni del sindacato lombardo.

RIPARTIRE DALL'EUROPA del 29/04/2013

"Non è un capriccio il fatto di aprire il nostro congresso da qui  ma l'esigenza concreta e tangibile di collocare le nostre proposte in un contesto piu 'ampio i cui confini non sono ne' quelli regionali ne' quelli nazionali, ma quelli europei".

L’undicesimo congresso della Cisl, in corso oggi e  domani, si è aperto così, con il segretario  generale Gigi Petteni a Bruxelles, mentre a Milano, gli altri colleghi di segreteria leggevano la relazione introduttiva al Centro congressi di via Mecenate a Milano davanti ai 381 delegati in rappresentanza di oltre 800mila iscritti.

L'Europa e' in pericolo e la stessa idea e visione dei suoi padri fondatori  è messa oggi a dura prova e rischia di soccombere, ecco perché è importante, come ha  sottolineato Luca Visentini della Ces, che i sindacati confederali facciano la loro parte per fermare la governance economica suicida che l'Ue sta portando avanti e frenare lo squilibrio istituzionale che sta causando  un forte deficit di democrazia nella comunita' a 27. A parlare di obbligo morale dei sindacati a fare la loro parte c'e' anche Georgios Dassis, presidente del gruppo lavoratori del Cese, che ha ribadito l'importanza di cercare soluzioni collettive e condivise  piuttosto che rimedi individuali per uscire dalla crisi. L'europarlamentare del Partito Democratico Patrizia Toia, complimentandosi per la visione lungimirante della Cisl lombarda a guardare all'Europa, ha sottolineato l'importanza di risposte comuni al problema del lavoro, dell'occupazione giovanile e del debito pubblico degli stati membri e a chi cerca di fomentare le divisioni tra stati del Nord efficienti e virtuosi e stati del Sud spendaccioni da' una risposta netta e decisa: "Non antagonizziamo: bisogna rilanciare una crescita solida che sia bene un comune di tutti e non di pochi". Hanno preso parte ai lavori, moderati da Beppe Iuliano del dipartimento internazionale della Cisl, anche Arnoudt Rudy della presidenza di gabinetto del Cese e 18 giovani della Cisl Lombardia.

Il congresso prosegue domani  con, tra gli altri, gli interventi del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e, nel pomeriggio, del segretario generale Cisl Raffaele Bonanni.

Su www.lombardia.cisl.it la diretta  video dei lavori, le foto e tutti i documenti congressuali.

02/05/2013
redazione
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