COMUNE - F2 i- SINDACATI
Sea - Appello a Governo e Napolitano: stop a multa Ue

Una lettera al presidente della Repubblica e a quello del Consiglio per chiedere all'Unione europea la sospensione della multa che porterebbe al fallimento  della società controllata. Davanti a Palazzo Marino  la protesta dei lavoratori.

Una lettera al presidente della Repubblica e al governo per ottenere dall'Unione Europea una sospensiva al provvedimento su Sea Handling. E' l'esito dell'ora e mezzo di confronto che si è svolto. in sala Giunta a palazzo Marino fra il sindaco Giuliano Pisapia, il presidente di F2i Vito Gamberale e i rappresentanti sindacali dei lavoratori Sea. Nessuna dichiarazione da Gamberale, al termine dell'incontro: "Parlerà il sindaco per tutti", si è limitato a dire lasciando palazzo Marino da via Case Rotte. La decisione, a quanto riferiscono i sindacati, è quella di una iniziativa congiunta fra Comune, socio di minoranza e organizzazioni sindacali, con una lettera alla presidenza della Repubblica e alla presidenza del Consiglio, nella figura di Mario Monti, perché l'Italia solleciti presso l'Unione europea la sospensione della decisione con cui Sea Handling è stata condannata a restituire a Sea 350 milioni di aumento di capitale ritenuti aiuti di Stato. Se Sea Handling mette questa voce a bilancio è il fallimento. Dunque ci serve che il provvedimento non abbia immediata attuazione, che non si esegua la condanna prima che si discuta il ricorso", al Tribunale del Lussemburgo. Al governo italiano, secondo i soci, il compito di chiedere alla Ue che la sanzione non sia subito esecutiva.

LA PROTESTA DEI LAVORATORI

Oltre 200 i lavoratori di Sea Handling che si sono raccolti in piazza Scala in presidio davanti a palazzo Marino. Duri gli slogan contro l'amministrazione intonati dai rappresentanti di Ugl e Flai per i rischi "per 2500 lavoratori". Accanto ai lavoratori Sea, un gruppo di una trentina di parcheggiatori, con il giubbetto "Giù le mani dalla Sea", fra gli slogan urlati dai lavoratori della società aeroportuale, a cui si uniscono le voci degli operatori della sosta. I manifestanti, a ridosso dell'ingresso di palazzo Marino, hanno chiesto la sospensione del consiglio comunale e un incontro con l'amministrazione per avere garanzie sul futuro dei lavoratori. "I lavoratori non accetteranno passivamente la svendita della propria azienda - scrivono in un volantino - e chiedono al Comune e al governo di intervenire e non disperdere questo patrimonio raggiunto dai lavoratori in più di 50 anni di esperienza". A incontrare in piazza i manifestanti si è presentato l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli. L'ingresso del Comune è presidiato dalle forze dell'ordine. La protesta per i tagli al servizio: "Hanno tagliato due cooperative su tre e adesso su 110 lavoratori sono fermi in 75", spiegano.

18/03/2013
redazione
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