SINDACATI INQUILNI
Asl, dietro la dismissione delle case c'è puzza di speculazione

Sono 194 alloggi,  affittati da tempo e per lo più abitati da anziani. La proprietà vuole disfarsene  e da tempo la gestione è passata all'Aler che però, nonostante gli impegni, non si muove. Cosa chiedono gli inquilini. 

L’Asl di Milano è titolare di un patrimonio di circa 179 unità  abitazioni , di cui 35 sfitte (cui si aggiungono altri 9 spazi commerciali anch’essi sfitti). Si tratta di caseggiati, o porzione di caseggiati, pervenuti all’ASL tramite donazioni.  In queste case abitano, spesso da tantissimi anni, famiglie con redditi bassi, con una fortissima presenza di anziani. I canoni di locazione sono stati per lungo tempo calibrati sulla sostenibilità economica degli inquilini e tenendo conto della funzione sociale della proprietà, anche se negli ultimi  sono stati stipulati canoni di locazione molto elevati, non proporzionati ai redditi delle famiglie.

Purtroppo, improvvisamente, agli inizi del 2011, l’Asl invia a tutti gli inquilini la relativa disdetta del contratto di locazione, comunicando contestualmente la propria intenzione di non rinnovare i contratti e la propria volontà di liberare le abitazioni. La motivazione ufficiale adotta per giustificare  questa decisione, sarebbe la necessità di eliminare compiti e funzioni che non rientrerebbero nelle proprie finalità istituzionali, destinando risorse e patrimonio ad attività più aderenti alla propria “mission”. Dietro, però, alla motivazione ufficiale  si nasconderebbe in verità un vero e proprio progetto di speculazione immobiliare, con l’obiettivo di arrivare all’alienazione di tutto o quasi il patrimonio.  Un nuovo e pericoloso processo di dismissione del patrimonio pubblico, una nuova e grave emergenza abitativa in una città già attraversata da tensioni e criticità sempre più acute.     Da subito gli inquilini, organizzati dai sindacati Sicet ed Unione Inquilini, si sono mobilitati e organizzati in Comitati Inquilini, si sono rivolti, oltre che all’Asl,  alla Regione Lombardia, chiedendo di assumersi le relative responsabilità e di prendere le opportune iniziative nei confronti dell’Asl Milano, cui essa fa capo.  Di fronte alla contestazioni e alle proteste delle famiglie interessate la Regione Lombardia, in un incontro ufficiale tenutosi oltre un anno fa, anche alla presenza del Comune di Milano, aveva preso la positiva decisione di passare la gestione del patrimonio dell’Asl Milano  all’ALER Milano, che avrebbe provveduto a rinnovare i contratti di locazioni a condizioni economiche  socialmente sostenibili e all’assegnazione delle numerose case sfitte.

Ebbene, nonostante l’Aler abbia già individuato i primi e più urgenti problemi manutentivi degli stabili di via Adige 3 e di via Mantova 2, al momento non risulta essere stata formalizzata presso uno studio notarile il trasferimento del diritto di superficie. Inoltre, anche se, con la determinante collaborazione delle Scriventi Organizzazioni, sia stato portato a termine in modo risoluto il censimento anagrafico - economico negli stabili siti in via Ponte Nuovo  5, in via Tanaro 4 e 8, in via Casati 10, nulla si sa della convenzione definitiva per questi alloggi. Inoltre, nessun impegno al riguardo è stato preso per le unità immobiliari site in via Alessandro Volta 12.

Peraltro, la situazione venutasi a creare in Regione Lombardia le conseguenti elezioni anticipate, sono state un ulteriore rallentamento della soluzione e un ulteriore fonte di  preoccupazione sulle destino di queste famiglie.

Cosa chiedono gli inquilini e  i sindacati.

·         LA FORMALIZZAZIONE DELLA CONVENZIONE CHE PREVEDE LA CESSIONE DA PARTE DI ASL MILANO AD ALER MILANO DEL DIRITTO DI SUPERFICIE DEGLI STABILI DI VIA ADIGE 3 E VIA MANTOVA 2.

·         SOTTOSCRIZIONE E IMMEDIATA FORMALIZZAZIONE DELLA CONVENZIONE ANCHE PER GLI STABILI DI VIA CASATI 10, VIA TANARO 4, VIA TANARO 8, VIA PONTE NUOVO 5 E VIA VOLTA 12.

·         SUCCESSIVAMENTE ALLA STIPULA DELLA CONVENZIONE CHIEDIAMO IL RINNOVO DI TUTTI I CONTRATTI A CANONI SOCIALMENTE ED ECONOMICAMENTE SOSTENIBILI (IN BASE ALL’ART. 2 COMMA 3 DELLA LEGGE 431/98 O IN ALTERNATIVA IN BASE ALLA LEGGE REGIONALE N.27/2009).

·         IMMEDIATA ASSEGNAZIONE DI TUTTI GLI ALLOGGI SFITTI .

·         BLOCCO IMMEDIATO DI TUTTI I PROVVEDIMENTI DI RILASCIO ALLOGGIO CON PARTICOLARE TUTELA PER LE SITUAZIONI DI DISAGIO ECONOMICO E SOCIALE.

·         RECUPERO DELLE SITUAZIONE DI IRREGOLARITA’ CON PARTICOLARE ATTENZIONE PER LE SITUAZIONI DI RILEVANZA SOCIALE.

·         CREAZIONE DI UN PIANO DI INTERVENTO MANUTENTIVO GENERALE PER TUTTI GLI STABILI.

·         INTERVENTI IMMEDIATI PER FAR FRONTE ALLE SITUAZIONI DI MAGGIOR URGENZA E GRAVITA’ DA PARTE DELL’ASL MILANO, A PARTIRE  DALLA DERATTIZZAZIONE E DALLA MESSA IN SICUREZZA DEGLI IMPINATI NEGLI ALLOGGI SFITTI E MURATI, NONCHE’ RIMOZIONE DEI MATERIALI TOSSICI.

08/02/2013
redazione
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