INNOVAZIONE
Nasce a Milano il primo social network metropolitano

Si chiama CityGlance, lo hanno inventato tre giovani informatici.. Serve ad incontrarsi e a vivere la metropolitana. Entro la fine del mese diventarà una App per Iphones e poi per Android. E' rivolto a du fasce di utenti: 18 e 30 anni.

Un colpo di fulmine andando in metro', ed è nato CityGlance, il social network metropolitano che da fine febbraio diventa anche una 'app' per Iphone e successivamente per Android. L' invenzione è di tre giovani informatici milanesi, e “l'infatuato underground” è proprio uno di loro: “Enrico voleva conoscere una ragazza che incrociava spesso in metro andando da casa all'università – spiega uno degli altri due soci di questa start-up, Carlo - da lì ha notato gli sguardi sui mezzi pubblici che le persone si scambiano quotidianamente ed è partito il progetto” che ha letteralmente 'ammiccato' alle occhiate (glances, in inglese) che spesso si scambiano proprio nei traggiti della metropolitana. A lavorarci sono Carlo Banfi ed Enrico Vecchio, laureandi in Informatica, 24enni, assieme a Dino Ricceri, poco più grande e con varie esperienze in aziende informatiche: grazie a loro, milanesi e frequentatori di Milano con qualche “touch” su smartphone potranno ritrovare le persone che incontrano frequentemente in metropolitana, finora rimaste comparse fisse nei tragitti cittadini ma irreperibili in altro modo. Una volta scaricata l'app, l'utente potrà inserire i propri percorsi abituali o straordinari sulla metro, cercare le persone in base alla tratta, all'ora, alla data e ai tratti somatici e, se è in viaggio, potrà effettuare i check-in direttamente, vedendo così gli amici nelle vicinanz e.

Oltre alla buona compagnia, CityGlance provvederà anche a segnalare malfunzionamenti della linea, ritardi e altre comunicazioni ufficiali fatte dalle aziende dei trasporti o dagli utenti stessi e, se venisse voglia di continuare la conversazione con l'amico o l'amica incontrati, in un bar o a cena, consultando l'app si potrà vedere che locali, ristoranti o eventi si troveranno una volta risaliti in superficie, alla propria fermata. Come reagirà Milano e i suoi cittadini, bollati spesso con lo stereotipo di freddi e riservati, a questa ondata di socialità? Se lo chiedono, i tre giovani, ma sono molto ottimisti: “Milano ha già reagito molto bene, in una settimana abbiamo raccolto più di 1000 followers su facebook che interagiscono parecchio”. Il target, spiegano, “può dividersi in due fasce: dai 18 ai 30 anni, per cercarsi e fare nuove conoscenze, dai 30 ai 60 più per un utilizzo a scopo informativo sulle tratte che stanno percorrendo”.In attesa dell'esordio milanese della app, come test di prova della voglia di interagire e fare conoscenze in metro, CityGlance è stato appena inserito nel programma di incubazione di “Mind The Bridge” al polo tecnologico di Pavia, “una borsa di studio per 3 mesi con ufficio e tutto ciò che può servirci per crescere”. E poi, il grande sogno: “coprire tutte le capitali europee e arrivare fino all'America”.  (omnimilano)

29/01/2013
redazione
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