PIU' 7,5% NEL 2O12
Lombardia, vola la cassa integrazione

Le ore richieste dalle aziende sfiorano i 240 milioni. Boom della ordinaria che amenta di oltre il 51%, segno che siamo ancora in recessione. Petteni (Cisl): n lteriore campanello d'allare, non si vede la fine del tnnel.

Un 2012 molto pesante per la cassa integrazione in Lombardia. L'anno appena trascorso segna un aumento del 7,5% delle ore di cassa richieste dal sistema produttivo lombardo arrivando a toccare un totale di 238.363.723 ore.

Questo dato è dovuto al maggiore utilizzo di cassa ordinaria (+51,9%), segno di una recessione che permane e che, sopratutto nella seconda parte dell'anno, ha investito il sistema produttivo e manifatturiero.

Anche la cassa in deroga, dedicata principalmente alle piccole e medie imprese, registra un aumento del 10% su base annua.

"Suona per la politica lombarda l'ennesimo campanello d'allarme - dichiara Gigi Petteni, segretario generale della Cisl Lombardia - i dati reali ci dicono che la recessione picchia sulle imprese e sull' occupazione e l'uscita dal tunnel è tutt'altro che vicina. E' bene che si metta da parte il balletto delle intenzioni, delle contrapposizioni e dei tatticismi elettorali e si vada al cuore dei problemi dei lavoratori e dei pensionati lombardi".

Se da un lato i settori chimico ed edile sono quelli più colpiti, dal punto di vista delle province il 2012 ha segnato cedimenti produttivi soprattutto a Bergamo, Cremona, Mantova, Sondrio e Varese mentre Milano e Brescia presentano segnali di miglioramento.

" Se la crisi pesa di più sulle spalle delle famiglie e di chi lavora, la politica e le parti sociali sono chiamate a fare di più per trovare soluzioni efficaci - afferma Petteni -. La Cisl lombarda c'è e parteciperà a questa campagna elettorale non per sostenere candidature, ma per far sì che chi governerà la Regione risponda da subito ai problemi del lavoro e del welfare che la gente vive ogni giorno in modo sempre più drammatico".

11/01/2013
redazione
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